"Coltellate per ucciderlo". Lite dopo le offese alla madre. Giovane patteggia la pena

Un pakistano colpì un connazionale, che fu trovato a Roccastrada in una pozza di sangue dopo che era riuscito a scappare in strada. Salvato da un’ambulanza che stava passando.

"Coltellate per ucciderlo". Lite dopo le offese alla madre. Giovane patteggia la pena

"Coltellate per ucciderlo". Lite dopo le offese alla madre. Giovane patteggia la pena

"Voleva ucciderlo". Lo straniero, Alì Hamza, che aveva sferrato quei fendenti a un suo connazionale lo ha fatto perché voleva togliergli la vita. Lo ha stabilito la perizia medico-legale. Tutto accadde al termine di una lite quando lo straniero offese la mamma dell’imputato. E lui aveva preso un coltello dalla cucina e aveva inseguito l’uomo, colpendolo più volte. Adesso il 26enne ha ottenuto la possibilità di patteggiare la sua pena. Alì Hamza ha patteggiato ieri mattina di fronte al giudice Sergio Compagnucci (nella foto), 4 anni e 4 mesi di reclusione. Il ragazzo, originario del Pakistan, adesso si trova agli arresti domiciliari. Doveva rispondere di tentato omicidio nei confronti del connazionale. Tutto era accaduto una sera quando era scoppiata la lite. Il giovane si trovava in un appartamento a Roccastrada, insieme ad altri amici. Avevano mangiato. E bevuto. Poi qualche parola di troppo, una discussione soprattutto tra i due che era iniziata per futili motivi e che alla fine era degenerata quando il cinquantenne aveva offeso la madre del ragazzo. Quelle parole al giovane avevano fatto perdere la testa. Dopo aver picchiato l’uomo a pugni e schiaffi, il ragazzo era andato in cucina e aveva preso il coltello con il quale aveva poi colpito due volte all’addome il cinquantenne. Era stata un’ambulanza della Pubblica assistenza di Sassofortino a trovare l’uomo per terra, completamente ricoperto di sangue, sulla strada proprio fuori dall’abitato di Roccastrada. Intorno a lui c’erano diversi uomini, tra i quali anche Hamza, ancora con il coltello in mano che probabilmente non si rendeva conto di quello che era accaduto. Quando l’ambulanza, che stava passando dalla strada per trasferire un paziente, vide l’uomo per terra in una pozza di sangue si fermò: i sanitari prestarono subito soccorso al ferito e Alì Hamza fuggì nei campi. Una fuga che però durò poco: qualche giorno dopo infatti, si presentò alla caserma dei carabinieri di Roccastrada per costituirsi.