Grosseto, il Codice Rosa cresce. Intesa Procure-Regione

Il primo obiettivo è garantire il supporto migliore alle vittime di violenza In dieci anni ci sono stati oltre 25mila accessi nei pronto soccorso toscani

Grosseto, 1 dicembre 2022 - Regione e procure hanno appena firmato un nuovo protocollo sul "Codice rosa", speciale percorso di accesso al pronto soccorso dedicato alle vittime di violenza ed abusi (dichiarati od anche solo sospettati): donne e bambini soprattutto, ma anche anziani o persone, per la loro vulnerabilità o per discriminazione o pregiudizio, vittime ed oggetto di crimini d’odio.

"Il Codice Rosa – sottolinea il presidente della Regione, Eugenio Giani - è una progettualità tutta toscana, che ha fatto scuola a livello nazionale e presentata anche a marzo in una conferenza internazionale a Malta. Ma costituisce qualcosa di unico anche il protocollo che rinnoviamo: due mondi, quello sanitario e quello giuridico-forense, che parlano lo stesso linguaggio". "Senza questa collaborazione che prevede tecnico-sanitario e giuridico insieme – dice Luciana Piras, procuratrice generale facente funzioni alla Corte di appello di Firenze - noi non saremmo in grado di raggiungere quei risultati che garantiscono non solo l’accoglienza, la tutela e il trattamento sanitario e psicologico delle vittime di violenza, ma anche, nella nostra ottica di indagine, la conservazione di quel materiale probatorio che ci servirà per fare i processi e accertare le responsabilità".

"Il nuovo accordo è il frutto di un lavoro lungo tre anni, che non si è fermato neppure durante l’emergenza pandemica. E nell’ottimo lavoro di squadra tra enti ed istituzioni importantissimo va ricordato anche il ruolo dei centri antiviolenza distribuiti sul territorio" ricorda Vittoria Doretti, coordinatrice della Rete regionale Codice Rosa e direttrice del dipartimento "Promozione della salute ed etica della salute" dell’Asl Toscana Sud Est, nel 2021 nominata anche consulente presso la Commissione di inchiesta sui femminicidi del Senato della Repubblica. Il progetto dei codici rosa nasce nel 2010 nell’Asl di Grosseto come esperienza pilota. Dal 2012 al 2021 sono stati oltre 25 mila gli accessi nei pronto soccorso toscani in "codice rosa". In particolare sono 1646 i casi che interessano gli adulti e 272 i minori coinvolti. Tra i grandi, dove le fasce più rappresentate sono quelle tra 40 e 49 anni e tra diciotto e ventinove, svettano gli episodi di violenza su donne: 1328. Più bilanciato il dato sui piccoli: 156 femmine e 116 maschi hanno subito violenza, con protagonisti nei due terzi dei casi ragazze e ragazzi tra i dodici e i diciassette anni. Le vittime straniere sono 484 tra gli adulti e 78 tra i minori, in media tre su dieci. Complessivamente tra i 1918 episodi registrati nel 2021 si contano 1743 casi di maltrattamento, 169 abusi (73 su minori, una violenza su quattro negli episodi che li riguardano, cresciuti del 5 per cento rispetto al 2020) e 6 casi di stalking.