Cassaforte rubata, soldi recuperati

Colpo notturno alle Poste di Tatti. I ladri inseguiti dai carabinieri abbandonano il bottino: 17mila euro

di Matteo Alfieri

Forse pensavano di essere soli. E che quel piccolo borgo che si trova nel Comune di Massa Marittima fosse disabitato. E che quello che avevano in mente sarebbe stato un gioco da ragazzi. Ma gli è andata male. Perché non avevano fatto i conti con uno degli abitanti del piccolo paese che ha assistito dalle sue finestre a tutta la scena. In pratica due malviventi, incuranti del rumore che avrebbero fatto, hanno iniziato a smurare la cassaforte dell’ufficio postale che si trova nella parte centrale di Tatti. Dopo essere riusciti nell’intento hanno caricato la pesante cassaforte nell’auto e hanno cercato di allontanarsi.

L’uomo però, che aveva assistito a tutta la scena, perché abita proprio di fronte all’ufficio postale del piccolo paese delle Colline Metallifere, nel frattempo aveva avvertito i carabinieri. I militari della Tenenza di Follonica, immediatamente arrivati sul luogo del furto, hanno intercettato i due veicoli che stavano tentando di allontanarsi velocemente con il malloppo. Ed è scattato l’inseguimento. La prima vettura, un suv di grossa cilindrata, è riuscito a dileguarsi nelle strade di campagna, mentre il secondo mezzo, quando stava per essere raggiunto, è stato abbandonato dai malviventi i quali sono riusciti a far perdere le proprie tracce nella fitta vegetazione. L’auto dei carabinieri infatti aveva in pratica raggiunto l’auto e, con i mezzi di rinforzo che stavano arrivano, l’avrebbe sicuramente fermata in qualche modo. Ecco che i due, con l’auto ancora in movimento, sono saltati dallo sportello e in pochi secondo sono scappati nella macchia. I militari, non potevano far altro che fermarsi e recuperare almeno la refurtiva.

L’auto, tra l’altro, dagli accertamenti che sono stati effettuatisuccessivamente, è risultata rubata poco prima in una strada a Massa Marittima: all’interno c’era la cassaforte ancora intatta e con tutti i soldi dell’ufficio postale che sarebbero serviti, probabilmente, per il pagamento delle pensioni. Il contenuto, 17mila euro, e anche la cassaforte sono stati riconsegnati a Poste Italiane, che provvederà nei prossimi giorni a riposizionarla dentro l’ufficio. Magari in un posto meno accessibile.