"Caporalato, anche noi sempre in prima linea"

La Cgil grossetana ha partecipato al blitz a Livorno

C’è in qualche modo anche la Flai Cgil maremmana dietro l’arresto dei due caporali pakistani avvenuto nei giorni scorsi ad opera della magistratura livornese. Sono anni, infatti che il sindacato rappresentativo degli operai agricoli svolge un’attenta azione di vigilanza. Accompagnando i braccianti agricoli che vogliono rompere la catena dello sfruttamento da parte del sistema del caporalato. "Conoscendo bene cosa succede nelle nostre campagne - spiega Paolo Rossi, segretario della Flai Cgil di Grosseto - abbiamo sempre le antenne dritte. La nostra collaborazione con i compagni di Livorno e Pisa per monitorare la situazione e individuare eventuali organizzazioni criminali è oramai pluriennale, e si basa sullo scambio continuo di informazioni. Degli 8.500 operai agricoli che hanno lavorato nei nostri campi nel 2022, poco più della metà sono di provenienza straniera. E anche da noi c’è ad esempio una comunità di circa 500 pakistani, fra i quali ci sono stati contatti con i due arrestati di Livorno".