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Grosseto, 4 marzo 2022 - Tra qualche ora si conoscerà l’esito della candidatura a "Capitale della cultura" della città di Grosseto. Si saprà se la presentazione in videoconferenza di ieri mattina, in diretta dalla ex chiesa dei Bigi, cuore pulsante del Museo Luzzetti, avrà davvero convinto la giuria di esperti nominata dal ministero della Cultura. Di certo chi ieri mattina ha avuto l’opportunità di seguire in diretta l’audizione un’idea se l’è fatta: Grosseto ha vinto. Deve aver vinto. Perché la presentazione allestita dall’assessore Luca Agresti e dallo staff guidato da Anna Bonelli ha fatto un lavoro egregio.
Un exploit come non si era mai visto nei precedenti cinque anni della Giunta Vivarelli Colonna. È stata una presentazione di Grosseto e del suo territorio semplicemente perfetta, trascinata dall’incipit travolgente del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Dieci minuti di autentico pathos con gli occhi dritti alla telecamera e dunque ai volti dei commissari ministeriali in collegamento da Roma. Una performance migliore di qualsiasi altro comizio Vivarelli Colonna abbia mai sostenuto. Una presentazione ben scritta, ma che è sembrata recitata a braccio. Senza mai una pausa o un’esitazione
Chi non conosceva Grosseto o non fosse mai venuto in Maremma ne sarà rimasto indubbiamente affascinato. Vivarelli Colonna è partito con figure retoriche suggestive per poi toccare, a volo d’uccello ma con immagini ’romantiche’, tutte le essenze culturali della Maremma. È partito da Bianciardi perché il fil rouge di ’Grosseto2024’ è proprio il ’Lavoro culturale’ di Luciano Bianciardi.
Ma il sindaco è andato oltre. Ha citato pure Dante per dire che "se la Maremma ha un paesaggio così fantastico, in grado di coniugare mare e montagna in un percorso che passa attraverso arte, storia, tradizione e innovazione non è un regalo della sorte, bensì l’impegno dell’uomo che ha creato benessere e sviluppo, per sé e l’ambiente che lo ospita". Ed ecco il perché del pay off di ’Grosseto 2024’: "Naturalmente culturale".
Difficile sintetizzare tutto ciò che il sindaco è riuscito a dire ai commissari romani. Ma non si possono non rimarcare ancora una volta la passione e l’entusiasmo che è riuscito a trasmettere. La presentazione di ieri, però, seppur capitanata dal buttero-condottiero Vivarelli Colonna ("In Maremma non c’è da meravigliarsi se nello stesso momento è possibile incontrare butteri a cavallo che conducono il bestiame al pascolo e trattori di ultima generazione teleguidati dallo spazio, perché questa è la realtà di cui vi stiamo parlando", ha detto) è stata un vero gioco di squadra. Alla regia Alessandro Corina, autore anche del video che in pochi minuti ha sintetizzato tutto ciò che poi il sindaco ha detto. Video presentato anche alla cittadinanza ieri pomeriggio in un evento al cinema multisala Aurelia Antica. Una sequenza di immagini che si apre con la citazione di "una città di sterrati, di spazi aperti, al vento e ai forestieri". Bianciardi, appunto.
Dopo Vivarelli Colonna ha preso la parola per un intervento altrettanto accorato l’assessore alla cultura Luca Agresti, il visionario che per primo, un paio di anni fa, lanciò la pazza idea di una candidatura che è riuscita ad arrivare al traguardo della finalissima. Agresti ha puntato tutto sul modello ’del fare’. "Tutto ciò che è previsto nella nostra candidatura – ha detto – non è fine a se stesso, ma figlio di un percorso finalizzato a realizare un Piano strategico della cultura che si concretizzerà lo stesso, indipendentemente dalla vittoria finale". Ha chiuso la prima parte dei lavori Anna Bonelli, dirigente del settore cultura. A lei il compito di descrivere le azioni del progetto.