REDAZIONE GROSSETO

Cantina, aria di rinnovamento

Nel Cda sono stati eletti undici nuovi consiglieri. Felici: "Bilancio solido, ma c’è da lavorare"

Fuori il vecchio e dentro il nuovo. È questa, in estrema sintesi, la prima valutazione guardando il nuovo Cda della Cantina sociale di Pitigliano appena eletto.

Se ci sono ancora dei nodi da sciogliere su chi ricoprirà i ruoli di presidente e vice, è – al contrario – ben chiaro che il nuovo gruppo dirigente rappresenta uno spartiacque con la gestione del passato.

Gli undici nuovi consiglieri, tutti appartenenti a un gruppo che condivide un cambio di marcia della cantina rispetto al passato, sono Moreno Felici, Roberto Tiberi, Federico Renaioli, Paolo Ferri, Germano Brinzaglia, Sonia Petretti, Mariella Neri, Mirko Radiconi, Davide Piovanello, Enrico Manetti e Renzo Ghezzi. Ventitré erano i candidati totali e oltre 200 sono stati i votanti.

"I nuovi consiglieri sono rappresentati dei territori comunali di Sorano e di Pitigliano. Già oggi (ieri per chi legge, Ndr) – commenta Moreno Felici, tra i consiglieri che ha ottenuto più preferenze – abbiamo iniziato i primi colloqui e ci siamo confrontati con l’attuale direttore della cantina, Pietro Ferri. Siamo consapevoli di ereditare una cantina che ha un bilancio economico solido, e questo è un punto a nostro favore".

Dal 1954 la Cantina rappresenta una realtà economica fondamentale per l’intero territorio, e lo è anche per Manciano (che conferisce uve e olive).

Lo scorso anno ha trattato oltre 31mila quintali di uva e 15mila di olive.

"Il nuovo Cda dovrà rappresentare un’ondata di novità all’interno della Cantina, ma non necessariamente tutto va cambiato – ribadisce Felici –, anche i vecchi consigli d’amministrazione hanno ottenuto alcuni importanti risultati".

Ad esempio, Felici fa sapere che le uve conferite dai soci nel 2020 sono state liquidate con cifre più dignitose rispetto ai prezzi di due anni prima.

"Adesso siamo arrivati a circa 40 euro al quintale – spiega Felici –, questo è un risultato importante che va riconosciuto. Il nuovo Cda dovrà lavorare affinchè le cifre si alzino ancora di più, perché ne va del benessere dei nostri soci e della qualità del prodotto finale. Nell’immediato futuro si lavorerà affinchè i nostri vini possano consolidarsi anche nei mercati stranieri".

Nei prossimi giorni gli undici consiglieri lavoreranno per gettare le basi per il futuro e il nome del presidente dovrebbe uscire già lunedì.

Circa un anno fa l’assemblea dei soci si infuocò sulla possibile sinergia con i vicini vignaioli del Morellino di Scansano. All’epoca emersero dei dubbi sui nuovi possibili progetti, tanto che l’assemblea si spaccò e la ex presidenza fu oggetto di pesanti critiche. Oggi alla luce di un percorso nuovo, un altro aspetto delicato che dovrà gestire la Cantina di Pitigliano è quello legato ai progetti in sinergia con la realtà vitivinicola di Scansano.

"Il progetto che emerse un anno fa al momento è congelato – commenta –, perché è nostra priorità lavorare sulla centralità della nuova cantina".

La discrezione la fa da padrona anche se sono in molti a chiedersi se il "turnover" riguarderà anche la direzione. "E’ troppo presto oggi per parlare di questo argomento – taglia corto – credo che ogni valutazione futura meriti la piena condivisione dell’intero Cda".

Nicola Ciuffoletti