REDAZIONE GROSSETO

Bomba d’acqua a Follonica, danni

Voragine sulla spiaggia al Cabana Cubana. La titolare: "Tombini pieni, qui sembrava un fiume".

Piogge intense anche in Maremma che però, fortunatamente, non sono state dirompenti come in alcune zone d’Italia. In provincia di Grosseto sono state infatti "colpite" solo alcune zone con una certa consistenza: la zona nord (con Follonica e Scarlino) e quella della Valle dell’Albegna. Piogge forti che hanno costretto alcuni negozianti a ripulire dall’acqua negozi, scantinati e garage. E come al solito, almeno per gran parte della giornata, il traffico è andato in tilt per colpa dei sottopassi che sono stati allagati: sia quello di via Massetana, che soprattutto quello della 167. Un problema che ha creato lunghe code che sono state poi smaltite faticosamente durante tutta la giornata. Problemi di allagamenti anche in altre zone della città. E’ stato infatti chiuso anche il sottopasso di via Ugo Bassi mentre, quando la pioggia si è attenuata, sono rimasti aperti quello di via Leopardi, il sottopasso del cimitero e quello di via Isole Eolie a Pratoranieri.

Situazione un po’ complicata anche nel centro: diversi filmati su Fb che ritraggono alcune vie principali di Follonica trasformati in ruscelli: acqua che "correva" alta su via Roma, ma anche su piazza Mare, Salciaina e Cassarello. Allagamenti dunque. Ma che sarebbe successo se la bomba d’acqua fosse stata più forte? E’ quello che si chiedono molti follonichesi che in queste ore hanno condiviso filmati e foto di strade trasformate in fiumi, proprio a due passi dal mare.

In molti hanno accusato l’amministrazione sulla mancanza di pulizia dei tombini che proprio ieri mattina non hanno ricevuto tutta l’acqua che è piovuta dal cielo. Circostanza questa che è stato decisiva, forse, per l’allagamento che ha dovuto registrare il Cabana Cubana, uno stabilimento balneare che ha visto arrivare nelle sue pertinenze una quantità d’acqua incredibile che ha fatto diversi danni. "Tra le baracche sembrava un fiume – racconta Roberta Fusi, titolare dello stabilimento –. Purtroppo i tombini non ricevevano acqua e si è riversata come un fiume nello stabilimento: si è creata una voragine scavata e si è portata dietro ombrelloni, sedie e sdraio. Stiamo lavorando – conclude – per cercare di ripristinare la situazione anche per riaprire quando tornerà il bel tempo. Ma a noi chi ci ripagherà?".

Matteo Alfieri