REDAZIONE GROSSETO

Blitz dei carabinieri Piscine riempite con acqua pubblica: 6 verbali

Operazione dei Forestali a Grosseto, Gavorrano, Pitigliano, Manciano e Sorano. Le vasche erano a servizio di strutture ricettive. Due pozzi erano abusivi.

Blitz dei carabinieri Piscine riempite con acqua pubblica: 6 verbali

Nel periodo estivo, il consumo di acqua raggiunge livelli importanti: tra i motivi, non solo i consumi per la pulizia e le necessità fondamentali, ma anche per riempire piscine, specie private, e per innaffiare orti e giardini privati. L’Arma forestale in questo periodo è pertanto impegnata nei controlli sulle cosiddette "captazioni idriche", ovvero sui collegamenti di piscine, orti (e anche altro) a fonti d’acqua, che devono essere nello specifico autorizzate e verificate, anche e soprattutto per verificare che da questi utilizzi non derivino problematiche di dissesto idrogeologico delle aree naturali circostanti. Queste attività, svolte dall’Arma Forestale che lavora nella provincia di Grossetoinsieme ad enti della Regione Toscana, in particolare il Genio civile, sono svolti in virtù di una specifica convenzione che la Regione ha stipulato con i Carabinieri Forestali. I risultati delle verifiche fatte finora dall’Arma forestale grossetana hanno fatto emergere irregolarità diffuse, riguardanti essenzialmente la mancanza di autorizzazioni per i prelievi di acqua per fini privati, laddove in molti casi l’acqua pubblica era stata utilizzata sia nell’impianto di irrigazione che per il riempimento di piscine. Le sanzioni – in tutto sei - che sono state finora elevate risultano essere molto severe: vanno da un minimo di 8mila fino ad un massimo di 50mila euro, e verranno definite nel dettaglio degli importi dalla stessa Regione. I carabinieri hanno scoperto irregolarità a Grosseto città, ma anche a Gavorrano, Pitigliano (in due casi), Manciano e Sorano. Delle sei violazioni riscontrate si è trattato in tre casi di piscine, a servizio di alcune strutture ricettive, che erano state riempite con acqua potabile. In due casi la captazione dell’acqua era totalmente abusiva (anche in queste occasioni i pozzi erano stati fatti a servizio di alcune strutture ricettive) e adesso rischiano anche i sigilli e nell’ultimo caso c’era stato un allaccio abusivo ad una condotta idrica di un privato, ignaro di quello che stava accadendo nella sua proprietà. I controlli dei carabinieri forestali continueranno tutta l’estate e quindi si raccomanda il rispetto ed il corretto utilizzo della risorsa idropotabile secondo quanto stabilito dalla normativa regionale, anche in considerazione dell’elevato ammontare delle sanzioni amministrative previste.