REDAZIONE GROSSETO

Bancarotta fraudolenta: pena di 3 anni e 4 mesi

Imprenditore finisce davanti al giudice per il fallimento della "Global Service"

Tre anni e quattro mesi di reclusione oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. È questa la pena inflitta dal giudice del Tribunale di Grosseto, Sergio Compagnucci (nella foto), a Luca Rosini, 61 anni di Grosseto, imputato per bancarotta fraudolenta che ha scelto di essere processato con rito abbreviato.

Rosini, titolare della ditta Global Service dichiarata fallita nel marzo 2018, secondo l’accusa aveva distratto una serie di somme per un totale di oltre 327mila euro prelevandoli per fini non legati alla gestione della società fra il 2010 e il 2013.

Secondo l’accusa Rosini aveva, inoltre, tenuto i libri contabili della società in modo da non consentire la ricostruzione del patrimonio e del movimento di affari "allo scopo di occultare le illecite condotte distrattive e recare pregiudizio ai creditori".

Fatti commessi fra il 2010 e il 2014 secondo l’accusa mossa dalla Procura.

Il pm Maria Navarro ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per l’imputato difeso dall’avvocato Simone Falconi che ne ha invece chiesto l’assoluzione o in subordine la riqualificazione del reato in bancarotta semplice.

Per il giudice Compagnucci la totale assenza di ogni scrittura contabile "denota la sua intenzione di agire in maniera illecita" e "la presenza di una scrittura privata fra lui e la moglie è un ulteriore indizio di un atteggiamento precostituito ad eludere la garanzia di eventuali creditori". Posizioni che insieme ad alcuni precedenti di Rosini, secondo il giudice "avvalora il fatto che l’irregolare tenuta delle scritture contabili non era dovuta a negligenza bensì alla precisa scelta di impedire la ricostruzione degli affari".