Il giallo di Riotorto: trovata morta nel sacco a pelo, c'è l'autopsia

L'esame del corpo potrà fornire elementi utili agli inquirenti

La donna del giallo di Riotorto

La donna del giallo di Riotorto

Riotorto (Livorno), 7 agosto 2019 -  Si attendono in giornata le prime risposte sulle cause della morte di Maria Simonetta Gaggioli, 73 anni, la donna ritrovata senza vita sabato mattina in un fosso sulla Vecchia Aurelia, poco a sud di Riotorto. Il medico legale Luigi Papi, infatti, effettuerà l’autopsia sulla salma della donna all’istituto di medicina legale dell’Università di Pisa.

Si potranno chiarire così le cause della morte, visto che il corpo, da una prima ispezione esterna, non presenta segni di violenza. Le condizioni della salma sono pessime, in avanzato stato di decomposizione, visto che il cadavere è rimasto almeno una settimana chiuso in un sacco a pelo nel fosso, sotto il sole tutti questi giorni. E anche le analisi sul sacco a pelo dove è stato occultato il cadavere, effettuate dagli inquirenti della Scientifica, potrebbero far emergere qualche novità, qualche indizio per confermare una pista. Intanto i carabinieri di Piombino stanno continuando ad ascoltare parenti e vicini di casa per ricostruire le ultime ore di vita della donna, gli ultimi giorni prima di scomparire. In base ai riscontri sembra che la donna sia scomparsa il 27 luglio, sicuramente il 31 luglio quando gli amici del burraco l’hanno chiamata per ricordarle il tradizionale appuntamento del giovedì con la partita a carte, la donna non ha risposto al telefono. E anche il cellulare, ritrovato nel sacco a pelo, potrebbe dare delle risposte certe agli inquirenti sul tragitto e spostamento del corpo, sempre che la batteria del cellulare anche se spento, sia stata in grado agganciare delle celle telefoniche.

L’unico, insieme alla moglie Adriana Rocha, per adesso ad essere stato ascoltato dal nucleo investigativo dei carabinieri di Livorno, è il figlio di Simonetta, Filippo Andreani, 47 anni. Ore sotto torchio, durante le quali l’uomo avrebbe fornito una versione dei fatti lineare, senza cadere in contraddizione, ribadendo che la denuncia di scomparsa l’ha presentata con qualche giorno di ritardo (venerdì 2 agosto, ndr) perché la mamma era solita andare a trovare amiche o parenti e non farsi sentire per giorni. Oggi si potrà capire se la donna è morta per cause naturali, un incidente o se è stata uccisa.