
di Matteo Alfieri
Autocalunnia, sostituzione di persona e presentazione di documenti falsi. Dovrà rispondere di queste accuse Davide Pecorelli, 46 anni, (nella foto) proposte al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Grosseto dal sostituto procuratore di Grosseto, Anna Pensabene.
L’imprenditore che aveva anche un centro estetico a Sansepolcro ed è stato arbitro di calcio della sezione di Arezzo fino alla serie C era stato trovato lo scorso settembre al largo dell’Isola di Montecristo, dove - ha sostenuto - sarebbero state nascoste le monete d’oro rubate due anni fa a Sovana, il tesoro di San Mamiliano.
Non ci sarebbe dunque alcun mistero dietro quel tesoro che l’imprenditore sta cercando come in un film: i carabinieri di Grosseto, che hanno condotto le indagini, dopo che l’uomo è stato ritrovato a largo di Montecristo, non avrebbero trovato alcun elemento che collegasse l’uomo al tesoro di Sovana, rubato due anni prima, che ha un valore di circa 400mila euro.
Pecorelli aveva anche inscenato la sua morte, scomparendo in Albania quando la sua azienda aveva iniziato ad avere difficoltà. Dopo alcuni mesi dalla sua scomparsa ci fu la svolta: Pecorelli aveva noleggiato un gommone e aveva cercato di raggiungere Montecristo: con sé aveva piccone e mappe dove erano stati segnati tre punti in cui avrebbe dovuto trovare le monete, quasi mezzo quintale d’oro che erano state sepolte, sempre secondo il suo racconto, in tre punti precisi dell’Isola: a Cala della Fortezza, a Cala Corfù e a Cala Maestra.
Punti che l’uomo aveva tracciato in una mappa turistica che fu trovata e sequestrata dai militari nella camera di albergo di Isola del Giglio dove aveva pernottato, tra l’altro sotto falso nome.
Una volta recuperato il tesoro (Pecorelli aveva anche delle foto con le sacche di juta piene di monete d’oro), l’imprenditore avrebbe anche avuto un appuntamento con un esperto di numismatica a Firenze per stabilire l’esatto valore del tesoro e poi tentare di venderlo. Aveva anche pensato a tutto: per nascondere il tesoro avrebbe anche preso in affitto un garage a Porto Santo Stefano.
Sono questi i giorni in cui l’uomo però avrebbe commesso i reati contestati dalla Procura: quello di sostituzione di persona (aveva detto ai proprietari dell’albergo di essere un geologo e quando sostenne di essere andato lui stesso a Montecristo (autocalunnia) per prendere il tesoro. Il giudice adesso dovrà fissare l’udienza preliminare.