
Enrico Desideri guida l’Asl Sud-Est Toscana
Grosseto, 23 febbraio 2016 - Prende corpo progressivamente la struttura della nuova Asl Sud-Est Toscana (Siena-Arezzo-Grosseto) e di conseguenza arrivano anche i primi effetti su quel che resta, a dire il vero poco, della struttura dirigenziale e amministrativa di quella che fu l’Asl 9. Conclusa con il 31 dicembre scorso la fase sperimentale, con essa è finita anche la breve esperienza di Daniele Testi, ai vertici dell’Asl maremmana. Per breve tempo Testi è stato direttore generale e poi commissario una volta andato in pensione Fausto Mariotti e quindi successivamente è stato nominato subcommissario.
Concluso anche questo periodo, Daniele Testi ha lasciato l’azienda sanitaria ed è quindi approdato all’Estar, l’ente che, per tutta la sanità toscana si occupa di concorsi, gare, approvvigionamento, logistica, progetti di sviluppo tecnologico e servizi. Del resto la figura del subcommissario non è contemplata dalla riforma sanitariaria regionale. A dire il vero poco si sa , in generale, della rivoluzione che subiranno le figure apicali del’azienda sanitaria, anche perché lo stesso direttore generale, Enrico Desideri, per sua stessa ammissione, durante la sua visita a Pitigliano, ha candidamente ammesso di ricoprire la sua carica sine lege, in quanto in attesa che sia discussa in commissione e consiglio regionale e quindi ratificata dallo stesso Governatore Enrico Rossi. Di conseguenza poche le notizie che filtrano a su quelli che saranno i nuovo direttori amministrativo e sanitario della maxi-Asl. Per il primo ruolo in molti indicano Francesco Ghelardi, per quattro anni all’Asl 9, ma senese doc, mentre per quanto riguarda l’incarico di direttore sanitario ci sarebbe in atto un vero braccio di ferro tra Arezzo, la cui posizione coinciderebbe con quelli che sarebbero gli intendimenti del direttore generale Enrico Desideri, e Siena.
Desideri e la politica, pardon il Pd aretino, vorrebero che questa carica fosse ricoperta da Vujovic Branka, che ha assunto questo ruolo per l’Asl aretina, mentre il fronte del Pd senese spingerebbe per Silvia Briani, che stessa funzione ha svolto per l’Asl della Città del Palio. Tutte le poltrone che peraltro non prevederebbero nessun maremmano, insomma un’altra situazione penalizzante per la provincia di Grosseto. Nell’azienda maremma infatti restano Angela Verzichelli, a cui una delibera riconosce il ruolo di coordinatrice del settore amministrativo per quanto riguarda la sanità grossetana, mentre Paola Bonini di fatto continuerebbe a svolgere i compiti propri del direttore sanitario senza che nessuna delibera ne riconosca il ruolo. Figure apicali quasi scomparse e riduzione, se non cancellazione di determinati servizi ai cittadini, che questa riforma sanitaria, inevitabilmente, porterà con sé.
SERVIZIO 118. Da tempo è stato annunciato il trasferimento a Siena della centrale e per questo sono già state predisposte le strutture e preparato il personale, ma sembra che il trasferimento non avverrà prima del gennaio 2017, con situazioni di incertezza e precarietà tra i dipendenti grossetani.
INFERMIERI INTERINALI. Attualmente l’Asl grossetana si avvale dell’operato di 40 infermieri interinali provenienti dalle cooperative con graduatorie esaurite e concorsi che al momento non sono previsti con molti infermieri professionali a spasso in attesa dell’indizione appunto di questi concorsi.
RADIOTERAPIA SOSPESA. Il servizio finora non era attivo a Grosseto per l’introduzione della nuova macchina con tanto di simulatrice tac. Trascorsi i tempi necessari dovrebbe riattivarsi a inizio marzo.
CHIURGIA TORACICA. Di fatto non c’è la sezione ma si tratterebbe più di un aspetto organizzativo che operativo che secondo alcuni non avrebbe ridotto il numero degli interventi mentre secondo altri sì. Del resto l’incertezza sembra essere il comun denominatore del periodo che sta vivendo l’Asl maremmana.