
Da questa mattina e per due anni un centinaio di palme "Waschingtonia robusta" della California saranno messe a dimora ad Orbetello in sostituzione della circa 120 " phoenix Canaricuris" delle Canarie andate abbattute perchè infettate dal punteruolo rosso. Un esperimento nazionale, dopo Sanremo, che vede protagonisti Rotary Club Costa d’Argento, Comune di Orbetello, il dottor Claudio Littardi, direttore dei giardini ed orto botanico di Salerno. E’ lui che con il figlio Marco, anche lui agronomo ha elaborato questo progetto di respiro nazionale che porterà a restituire le palme al centro storico di Orbetello, per ripristinare quel paesaggio che tutti conosciamo ed andato andato perso dopo decenni per questa diffusione anomala, causa inquinamento e delle piantagioni di palme da cocco nella foresta tropicale del sud est asiatico, del punteruolo rosso. Il progetto " restituiamo le palme ad Orbetello " è curato dal Rotary Club della Costa d’Argento, con finanziamento del Comune lagunare. E’ stato illustrato, dalla presidente Nunzia Costantini e dai dirigenti Fernando Andreini e GianFranco Francia. Il Rotary, insieme al dottor Claudio Littardi andrà, nel tempo di due anni a ricreare tutta la fascia di palme che costeggiavano l’istmo, le tradizionali colpite e distrutte dal punteruolo rosso che proviene dalle Isola del Pacifico ( dove un equilibrio millenario è stato alterato per colpa dell’uomo), saranno sostituite dalle californiane washintonia che arrivano dalla California e non si ammalonano a causa di questo insetto che arriva da noi direttamente dall’era dei dinosauri. Acquistate all’orto botanico di Salerno saranno piantumate ad Orbetello da questa mattina, con i primi arrivi di piante alte 3-4 metri ( possono arrivare a 25). In totale come detto in due anni saranno piantate oltre 100 palme. L’amministrazione comunale con il sindaco Andrea Casamenti ed il vice Chiara Piccini ha evidenziato la bellezza di questo progetto che ricostituirà ad Orbetello l’antica immagine- cartolina con le palme. In programma di lavoro ambientale e di arredo urbano che Rotary come evidenzia Andreini e Casamenti vogliono esportare in tutti i Paesi della costa italiana dove sono presenti le palme.
Michele Casalini