
Pino Daniele
Grosseto, 15 ottobre 2015 - Non ci sono colpe nella morte di Pino Daniele, avvenuta per una crisi cardiaca nella notte in cui l'artista andò dalla sua casa in Maremma a Roma nel tentativo di farsi curare. Tentativo che fallì, visto che di fatto il cantautore morì durante il tragitto. Nessuna responsabilità sulla morte. Lo ha accertato la procura di Roma che ha chiesto al gip l'archiviazione del fascicolo aperto per omicidio colposo. L'artista, da tempo malato di cuore, è morto per decadimento dell'organo.
Nel chiedere l'archiviazione dell'inchiesta per la morte di Pino Daniele il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Marcello Monteleone, sostengono che la morte è sopraggiunta per uno shock cardiogeno, un decadimento dell'organo. Nel decesso potrebbe avere avuto un peso anche l'assunzione di farmaci vasodilatatori che l'artista assunse con la convinzione di superare la crisi, quando comparvero i primi sintomi del malore.
Si tratta di un tipo di farmaco che se da un lato aumenta il flusso sanguigno dall'altro abbassa la pressione e questo potrebbe aver aggravato ulteriormente il quadro clinico di un soggetto con patologie cardiache croniche e con bypass. Per i magistrati, inoltre, il trasferimento e l'eventuale ricovero all'ospedale di Orbetello, località più vicina alla residenza toscana dell'artista, non sarebbe stato risolutivo del problema. La scelta, comunque, di raggiungere Roma in auto per farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia rappresenta per i pm una decisione presa dallo stesso Daniele consapevole e lucido.
"Resta il dolore per la morte di un grande artista che aveva scelto di vivere in Toscana, ma conforta sapere che la nostra sanità si è mossa in modo corretto e che non c'è stato nessun ritardo nei soccorsi. L'ambulanza inviata dal 118 fu rimandata indietro per scelta della famiglia. La conclusione dell'indagine della procura di Roma sulla morte di Pino Daniele esclude ogni responsabilita' da parte della Asl di Grosseto". Questo il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.