CRISTINA RUFINI
Cronaca

Antenna 5G a Rispescia. C’è l’assemblea

GROSSETO Domani alle 17 nella tensostruttura Auser di Rispescia, si terrà un incontro pubblico con l’assessora Erika Vanelli (foto) sul tema...

GROSSETO Domani alle 17 nella tensostruttura Auser di Rispescia, si terrà un incontro pubblico con l’assessora Erika Vanelli (foto) sul tema...

GROSSETO Domani alle 17 nella tensostruttura Auser di Rispescia, si terrà un incontro pubblico con l’assessora Erika Vanelli (foto) sul tema...

GROSSETODomani alle 17 nella tensostruttura Auser di Rispescia, si terrà un incontro pubblico con l’assessora Erika Vanelli (foto) sul tema dell’installazione dell’antenna 5G nel cuore del centro abitato. A promuovere l’incontro è il Comitato per lo Sviluppo Sostenibile di Rispescia, che ha raggiunto 80 adesioni ufficiali in pochi giorni. Il presidente Carmine Caracciolo lo definisce "un momento cruciale per l’amministrazione e per la cittadinanza tutta". "Questo incontro – dichiara Caracciolo – rappresenta l’ultimo appello rivolto all’Amministrazione comunale prima di procedere formalmente per vie legali. Dopo il consiglio comunale del 28 (oggi, ndr), quella con l’assessora sarà una delle ultime finestre di ascolto e confronto prima dell’avvio del contenzioso al Tar. Il Comitato contesta la scelta del sito di installazione, a circa 20 metri dalle prime abitazioni, in un’area residenziale a ridosso della zona contigua al Parco della Maremma.

"Non siamo contrari alla tecnologia né all’innovazione – chiarisce Caracciolo – ma ci opponiamo all’irragionevolezza e all’arbitrarietà della localizzazione scelta, quando esistono siti alternativi compatibili che possono garantire la stessa copertura senza impatto sociale o ambientale". A rafforzare la posizione del Comitato vi è un’analisi legale approfondita, già effettuata da professionisti incaricati. "I nostri legali ci hanno fornito ampie garanzie sulla solidità del nostro ricorso al Tar – spiega il presidente –. A quanto pare, esistono vizi procedurali e sostanziali che l’amministrazione farebbe bene a non ignorare, per evitare un probabile danno erariale alle finanze comunali: prima per i costi legali, poi per l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi e i possibili risarcimenti".