Il ritrovamento di un rarissimo campione di roccia da parte dei geologi dell’Università di Ferrara ha permesso di ricostruire per la prima volta il viaggio che la crosta terrestre compie verso l’interno della Terra durante i movimenti di sprofondamento delle placche continentali. Tale processo geodinamico, fino a oggi solo ipotizzato, è valso al team internazionale di scienziati la pubblicazione sull’ultimo numero di Nature Communications. Insieme al professor Gianluca Bianchini del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, hanno partecipato allo studio ricercatori dell’Università La Sapienza, dell’Università di Firenze, del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche francese e del Centro di ricerca "Certema" di Grosseto. La scoperta si basa sul ritrovamento di una particolare roccia portata in superficie da un magma eruttato dal vulcano spagnolo Cabezo Negro, circa 2 milioni di anni fa. Il campione di roccia è uno xenolite di mantello con vene contenenti quarzo. Si tratta di un vero e proprio unicum: non ne esistono altri al mondo.
CronacaAnche "Certema" nel team di studiosi di roccia rarissima