RICCARDO BRUNI
Cronaca

Aiuti ai piccoli negozi. Il sì di Confcommercio: "Sono presidi di sicurezza"

Ai vertici dell’associazione di categoria piace la proposta di Simiani. Orlando: "Serve un cambiamento culturale in coloro che decidono".

Ai vertici dell’associazione di categoria piace la proposta di Simiani. Orlando: "Serve un cambiamento culturale in coloro che decidono".

Ai vertici dell’associazione di categoria piace la proposta di Simiani. Orlando: "Serve un cambiamento culturale in coloro che decidono".

GROSSETOContributi pubblici ai commercianti per resistere alla concorrenza dei negozi online. A Confcommercio piace la proposta illustrata nei giorni scorsi dal deputato Pd Marco Simiani, che per aiutare i negozi dei centri urbani a restare aperti, mentre sempre più persone decidono di acquistare beni online, propone incentivi sotto forma di rimborsi per i clienti che invece di acquistare un bene sul web decidono di andarlo a cercare in un negozio fisico che si trovi in un centro storico. Contributi pubblici, insomma, per invertire una tendenza che negli ultimi anni, dopo un’accelerazione arrivata durante la pandemia, si è sempre più diffusa, portando a un viavai di corrieri e pacchi a ogni ora del giorno e, contemporaneamente, a oltre tremila attività che nel solo 2024 hanno chiuso i battenti. Ma l’online non è l’unica causa delle chiusure, secondo Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto: "Se continuiamo ad assistere a una diffusa chiusura di saracinesche è in gran parte dovuto a sbagliate politiche, del passato e del presente, che da una parte consentono il proliferare di piattaforme online e dall’altra ancora oggi credono nel ‘miraggio’ dei centri commerciali. Un’illusione, quest’ultima, che ha portato a un impoverimento del tessuto economico locale e a un indebolimento del ruolo sociale del commercio di prossimità". Da una parte i colossi del commercio online, con la praticità di acquistare qualsiasi bene dal divano (pagando con carta di credito anche per acquisti di pochi euro), dall’altra i centri commerciali e gli outlet, con tutti i loro servizi aggiuntivi, andrebbero quindi a schiacciare il piccolo commerciante e il ruolo che ricopre nel tessuto sociale cittadino."Mentre gli shopping center – attacca il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando (foto) – possono godere di parcheggi gratuiti, i commercianti dei negozi in città devono convivere con Zone a traffico limitato e Aree pedonali urbane. E’ necessario un cambiamento culturale anzitutto nei decisori politici, ai quali chiediamo di guardare ai negozi di vicinato non soltanto come utili punti vendita, ma anche come preziosi presidi di sicurezza e relazioni umane". Ben venga quindi, per Confcommercio, la proposta di cui nei giorni scorsi parlava il deputato dem, per anda a ‘correggere’ il mercato con un intervento pubblico. "Fa piacere notare – termina Orlando – che in alcuni questa idea di rivoluzione culturale sia già germogliata. Il solo fatto di pensare a istituire una premialità per gli acquisti nei negozi di vicinato indica un’attenzione nuova, che va seguita e incoraggiata". Riccardo Bruni