MATTEO ALFIERI
Cronaca

Agricoltura, boom di giovani: in Maremma +15% di imprese gestite dagli under 35

La campagna della provincia di Grosseto trainata dalle nuove start-up agricole: sono 542 Parrucci: "Il loro contribuito sono fondamentali per il percorso di transizione energetica"

Boom di giovani agricoltori in Maremma

Grosseto, 21 ottobre 2023 – Sono 542 le imprese agricole Under 35 operative in provincia di Grosseto. E’ il numero più alto tra tutte le province. A dirlo è Coldiretti Grosseto sulla base dei dati del sistema camerale presentati in occasione dell’evento finale degli Oscar Green che si è tenuto a Firenze.

La multifunzionalità è una delle caratteristiche vincenti del modello "Toscana" che ha il maggior numero di imprese a livello nazionale, 1.230 in totale (28,4%), che a fianco dell’attività agricola primaria, hanno sviluppato un’attività connessa come l’agriturismo, le attività conto terzi, la produzione di energia alternativa, la trasformazione di prodotti o l’agricoltura sociale.

Così come le competenze: il 25,9% laureato o diplomato contro il 12,4% dei capoazienda con età superiore a 40 anni. Caratteristiche che ritroviamo in Maremma ma che non devono farci perdere di vista l’urgenza, insieme alla necessità, di facilitare ed accelerare il delicato complicato "ricambio generazionale" che fatica, anche in Maremma, a concretizzarsi. Non è vero che i giovani non vogliono coltivare i campi, fare i pastori, tagliare la legna nel bosco o guidare il trattore. A

sfatare l’antipatico cliché sono le 71 nuove imprese agricole nate a cavallo il 2019 ed il 2022 in Maremma. Un exploit in netta controtendenza con quasi tutta la regione grazie ad uno scatto del 15,1% che significa in assoluto la migliore performance tra le province. "L’attività agricola è la chiave per scoraggiare la fuga dei miei coetanei dalle campagne, creare occupazione giovanile e nuovi presupposti per un rilancio delle comunità rurali.

Un processo che va però accompagnato ad investimenti sui servizi essenziali e sulle infrastrutture digitali perché il mondo, la vendita, la promozione, le relazioni, oggi sono dentro i nostri cellulari e noi dobbiamo essere connessi.

Gli altri scogli che rallentano il rinnovamento sono l’accesso al credito e al capitale fondiario – spiega Simone Parrucci, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Grosseto –. Ogni giorno tocchiamo con mano il desiderio e la volontà di dedicarsi all’agricoltura di tanti ragazzi e ragazze complice anche la ricerca di uno stile di vita scandito dalle stagioni e non più dal cartellino da timbrare o dai target.

Il loro contribuito, le loro competenze e la capacità di diversificare sono fondamentali per accelerare il percorso di transizione energetica, ambientale, sociale, economica di cui la nostra Toscana ha bisogno per restare leader a livello mondiale del buon cibo, dell’accoglienza turistica e della bellezza. Molto è stato fatto ma molto c’è da fare per tradurre i progetti che sono ancora sulla carta in imprese".