REDAZIONE GROSSETO

"Adesso Alessandro sta bene Non dimenticherò mai il suo grazie"

Parla Beatrice Passaglia, l’infermiera che ha coordinato il soccorso al calciatore colpito da malore in campo

"Adesso Alessandro sta bene Non dimenticherò mai il suo grazie"

"Ho parlato poco fa con Alessandro Mori e mi ha detto che sta bene e questa è la cosa più imnportante". Beatrice Passaglia, il giorno dopo, è ancora più felice. Il suo intervento, insieme a quello del presidente del Suvereto Roberto Daiqui e dell’allenatore del Ribolla Filippo Galeotti, è stato decisivo per salvare la vita al giocatore del Suvereto colpito da un malore. "Ma l’elemento più importante – spiega Beatrice Passaglia – è stato il defibrillatore, senza questo strumento, che ha impedito al cuore di fermarsi, non ce l’avremmo fatta". E pensare che Beatrice ha deciso di andare a vedere la partita solo all’ultimo momento. Nel Suvereto gioca suo figlio Alessio Tucci. "E’ stato lui a chiamarmi: vieni in campo perché Simone non respira più. E io sono andata concentrata come sempre quando faccio l’infermiera".

"Mi sono resa conto di quanto fatto solo al termine dell’intervento – ammette Beatrice Passaglia – perché in quei momenti è necessario intervenire senza soffermarsi troppo su quanto sta accadendo. Basti pensare che mi sono ritrovata il medico accanto senza neanche essermi accorta del Pegaso che era atterrato a pochi metri da me. Credo di aver fatto solamente il mio dovere, anche se da ieri sono stata travolta dai ringraziamenti. Quelli però che mi porterò sempre con me sono quel “grazie signora” che mi ha rivolto Alessandro, il giovane soccorso, prima di montare sull’elicottero guardandomi negli occhi".

"Ancora una volta – afferma Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest – siamo a ringraziare un nostro operatore di quanto fatto al di là dei propri doveri lavorativi. I nostri sanitari svolgono con competenza il proprio lavoro grazie anche ad una formazione continua che li porta ad essere in grado di rispondere alle emergenze. È ancora più rappresentativo il fatto che questo salvataggio sia stato compiuto da un’infermiera di famiglia e comunità proprio una di quelle figure recentemente introdotte in Regione Toscana per essere al servizio delle persone e rafforzare l’offerta sanitaria al di fuori degli ospedali".

"Attrezzature come i Dae in perfetto stato e figure preparate al loro utilizzo – spiega Sandra Scarpellini, presidente della Società della Salute Valli Etrusche – sono due aspetti dai quali passa la differenza tra il salvare una vita o meno, grazie a chi ha agito con prontezza". "Mentre auguro al ragazzo una veloce e completa ripresa, esprimo gratitudine a chi lo ha soccorso – dice Jessica Pasquini, sindaco di Suvereto –e ringrazio in particolare Beatrice Passaglia, preziosa infermiera del nostro distretto Asl di Suvereto, che non ha indugiato ed è intervenuta, con la solita disponibilità".

Luca Filippi