
Accordo Chelucci-Grano Maremma: salvare agricoltori e consumatori
Il grano della Maremma per produrre la vera pasta toscana e "salvare" gli agricoltori dalle speculazioni ed i consumatori dal caro-pasta. C’è la regia di Filiera Agricola Italiana, Coldiretti e Consorzi Agrari d’Italia sull’accordo di filiera siglato tra un gruppo di cerealicoltori del comune di Sorano ed il pastificio Chelucci, lo storico marchio pistoiese che dal 1912 produce pasta di qualità nello stabilimento di Piteccio. L’accordo sarà operativo da settembre. I cerealicoltori si impegnano a conferire inizialmente 1.500 quintali di grano la pastificio a fronte di un prezzo concordato e che attraverso un meccanismo premiante potrà crescere in funzione della qualità e dei contenuti proteici. La Maremma che è il granaio della regione, che da decenni "perde" ettari di frumento (- 58% superfici a coltura in 40 anni. Siamo passati da 34 mila ettari a 14 mila ettari) e di conseguenza produzione e mercato, è tornata a seminare aumentando nel 2021 le superfici a grano duro del 3% e addirittura del 17% per il grano tenero. Un investimento che la mietitura 2022, maturata in un contesto di grave siccità e dall’esplosione dei costi di produzione post conflitto in Ucraina, aveva permesso di raccogliere 1,9 milioni di grano duro e poco più di 900 mila quintali di grano tenero. Una tendenza, quella delle superfici, confermata anche nel 2023 e per altro in controtendenza rispetto al resto d’Italia anche se le prime stime sui raccolti non sono molto positive (-10%20%).