Abbattimento dei mufloni al Giglio, la Lav attacca il Parco: “Accordo violato, uccisioni evitabili”

Secondo l’associazione animalista “il Parco ha sulla coscienza l'uccisione di 35 mufloni che potevano e dovevano essere salvati”

Mufloni al Giglio

Mufloni al Giglio

Isola del Giglio (Grosseto), 16 dicembre – «Dopo che il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano ha reso pubblici i dati sull'eradicazione dei mufloni compiuta nell'Isola del Giglio (Grosseto), è stato più volte richiamato l'accordo sottoscritto a novembre 2021 da Lav e Wwf con il Parco stesso al fine di sospendere le uccisioni degli animali trasformandole in catture e trasferimenti sulla terraferma. Una sospensione 'sine die’ che non aveva cioè una data di scadenza, ma che è stata deliberatamente violata in maniera unilaterale dal Parco, per ammissione pubblica del Parco stesso, che non si è neppure preso la briga di informare la Lav». Così la Lav in una nota. Secondo l'associazione animalista «nel momento in cui il Parco ha deciso di riprendere le operazioni di abbattimento dei mufloni senza neppure avvisare la Lav, ha concretamente, unilateralmente e responsabilmente violato l'accordo. Quello che emerge da questa violenta vicenda che ha causato la condanna a morte di decine di mufloni, è ancora una volta l'atteggiamento dominante dell'essere umano che, privo di qualsiasi etica, ha considerato gli altri esseri viventi alla stregua di oggetti nella sua piena disponibilità. Prima trasferendoli all'isola del Giglio, poi sterminandoli a colpi di fucile, infischiandosene della loro vita e delle loro relazioni sociali e familiari». Per la Lav «il Parco ha sulla coscienza l'uccisione di 35 mufloni che potevano e dovevano essere salvati».