Uccisione di mufloni al Giglio, “strage insensata”

Gli animalisti scrivono alla Regione Toscana sul contenimento degli animali sull’Isola. Brambilla: "Un massacro che va contro tutte le evidenze scientifiche"

Grosseto, 30 novembre 2023 – “Nonostante gli appelli, gli accordi con le associazioni animaliste e le denunce, il Parco dell’Arcipelago Toscano continua a massacrare i mufloni dell’Isola del Giglio, anche contro le evidenze scientifiche che dovrebbero spingere a preservare la loro peculiarità genetica". Inizia così l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando l’abbattimento dei mufloni in corso in questi giorni.

"Dopo varie interlocuzioni che ho intrattenuto personalmente con il presidente del Parco Giampiero Sammuri - prosegue - avevamo ottenuto un buon risultato: i cacciatori erano stati fermati e si era preso l’impegno a tenere costantemente informate le associazioni sulle modalità di cattura e trasferimento dei mufloni dell’isola del Giglio. A distanza di due anni però mi duole constatare come l’abbattimento di questi animali sia ripreso a pieno ritmo. Ucciderli significa o perdere un prezioso patrimonio, che non si potrà più recuperare - chiude Brambilla – Per questa ragione chiedo all’Ente parco e al suo presidente di tornare sui propri passi e di porre fine a questa strage insensata, ormai quasi completata. Poco importa che bolli, timbri e firme siano in ordine: la mattanza ha già causato un grave danno ambientale".

Sulla questione intervengono anche le associazioni animaliste "Vitadacani" e il coordinamento delle associazioni ambientaliste della Regione "Qualunque alterazione del numero di mufloni presenti al Giglio rappresenta un impoverimento ed una perdita di risorse genetiche che non solo danneggiano la biodiversità – dicono – e quindi minano gli obiettivi comunitari della Direttiva Habitat e della Strategia per la Biodiversità 2030, recentemente sottoscritta dal governo italiano, ma rappresenta un vero e proprio disastro ambientale che denunceremo per vie legali".