25 Aprile, Vivarelli Colonna diserta piazza Dante. Ma commemora i caduti

Il sindaco ha mantenuto fede alle sue parole e ieri mattina non si è presentato per la conclusione delle celebrazioni della Festa della Liberazione

Il sindaco Vivarelli Colonna

Il sindaco Vivarelli Colonna

Grosseto, 26 aprile 2024 – È stato di parola. Il sindaco Vivarelli Colonna ha mantenuto fede alle sue parole e ieri mattina non si è presentato in piazza Dante per la conclusione delle celebrazioni del 25 Aprile. Alla vigilia della ricorrenza, la sezione Anpi "Elvio Palazzoli" di Grosseto aveva detto di non gradire la sua presenza alla manifestazione per il fatto di aver dedicato una via della città ad Almirante.

Durante la mattinata il sindaco Vivarelli Colonna ha comunque presenziato alle cerimonie, (che ha visto la presenza delle massime autorità civili, militari e religiose) di deposizione della corona d’alloro al cimitero di Sterpeto e al Parco della Rimembranza al monumento ai Caduti. Dopodiché ha lasciato in sua rappresentanza il presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti. C’è da dire che, nei giorni precedeti l’Anpi provinciale aveva contraddetto la posizione della sezione "Elvio Palazzoli" invitando il sindaco anche alla manifestazione finale in piazza Dante.

E infatti prima che il corteo di centinaia di cittadini ripartisse dal Parco della Rimembranza verso il Palazzo della Provincia, il sindaco si è congedato ai cronisti con una battuta: "Ringrazio l’Anpi provinciale per l’invito, ma ormai ho già organizzato la mattina: andrò alla Fiera del Madonnino".

La cerimonia di quest’anno è stata più tranquilla meno "agitata", senza fischi per nessuno, cosa invece successa l’anno scorso, con il sindaco più volte contestato e interrotto durante il suo discorso. "È – ha affermato in piazza Dante Luciano Calí, presidente provinciale dell’Anpi – una giornata che accomuna tutti. Come festa di popolo le istituzioni devono essere presenti. A questa giornata non dovrebbe essere presente solo il sindaco, ma dovrebbe esserci tutta la giunta e anche il consiglio comunale. Ma purtroppo non è stato così".

“Dobbiamo – ha detto il presidente del consiglio comunale, Fausto Turbanti – basare tutto sull’ascolto e dialogo. È necessario unire e non dividere, è la festa di tutti ed ha come principio saldo l’antifascismo". Parole, quelle pronunciate dal presidente Turbanti, che sono state apprezzate da chi era in piazza, e che sono state accompagnate con un applauso.