MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Undici Settembre, il dolore e la memoria 22 anni dopo

L’attacco agli Usa, le centinaia di morti. Ecco cosa accadde con esattezza durante quella giornata di puro terrore

Un momento dell'attacco dell'Undici Settembre

Firenze, 11 settembre 2023 – Ci sono giornate destinate ad entrare nella storia. È stato così per l’11 settembre del 2001. Tutto iniziò alle ore 8,45 (ora locale, le 14:45 in Italia) quando un aereo si schiantò contro una delle Torri Gemelle del World Trade Center a New York.

Alle 9,05 un secondo aereo si schiantò contro l'altra torre del World Trade Center. Chi era stato? Perché? Era finita o era solo l’inizio? La risposta arrivò dritta sul Pentagono, alle 15,37 ora italiana: un altro aereo si era schiantato.

Le agenzie di stampa davano una media di notizia al minuto, alcune volte anche due. A leggere ora il ‘mandorlo’, come si chiama in gergo l’elenco dei titoli del notiziario, si percepisce il caos che regnava ovunque.

Oggi pochi lo ricordano, ma sembrava che l’attacco fosse ancora più massiccio di quello che era in realtà: alle 15,42 fu detto che un terzo aereo era in avvicinamento su Manhattan, poi alle 16,17, che c’era stata un’esplosione al Campidoglio.

Alle 16,34 che un’autobomba era esplosa davanti al Dipartimento di Stato. Quale fosse l’origine di quelle notizie false non è stato mai chiarito perché nel frattempo l’orrore si sommava all’orrore: alle 15,59 crollava la Torre Sud e 29 minuti più tardi toccava alla Nord.

La Casa Bianca era stata evacuata (15,44), e così anche per il Campidoglio (15,51) e il Dipartimento di Stato (15,58). Le organizzazioni internazionali cercavano di mettere al sicuro il personale: quello dell’Onu veniva mandato negli scantinati alle 16,16 e alle 16,28 veniva ordinato lo sgombero.

Il Programma alimentare mondiale, a Roma, veniva evacuato alle 17,17. Era l’inferno. Gli allarmi si moltiplicavano anche in Italia insieme alle dichiarazioni di stato di allerta: alla base di Aviano (16,35), all’ambasciata Usa a Roma (16,45), al comando Nato di Bagnoli (16,35) e all’aeroporto di Fiumicino (16,46).

In quel delirio di richieste di aiuto, telefoni che squillavano e voci che si ricorrevano, alle 17 la Cnn diede la notizia che un aereo era precipitato in Pennsylvania. Era il volo United 93, quello a bordo del quale i passeggeri si ribellarono ed ebbero la meglio sul piano dei terroristi per farlo schiantare sulla Casa Bianca o sul Campidoglio.

Nel frattempo, sentendosi gli occhi del mondo addosso, i talebani avevano convocato una conferenza stampa (17,18) durante la quale dissero: “Bin Laden non è responsabile” (18,02). Dopo aver parlato agli americani per dire che quello su New York sembrava un attentato (15,32) e che i colpevoli non avrebbero avuto tregua (15,36) per tutta la giornata George W. Bush era passato da una base aerea all’altra, in attesa che i servizi segreti e la Difesa capissero se c’era un posto in cui sentirsi al sicuro. Ma il mondo si chiedeva appunto questo: se c’era un posto, da qualche parte, nel mondo, sul quale potersi sentire ancora e davvero al sicuro. Nasce oggi Theodor Adorno nato l’11 settembre del 1903 a Francoforte sul Meno. Una delle massime di questo celebre intellettuale tedesco, filosofo e sociologo, esponente della Scuola di Francoforte, nonché musicologo e musicista, recita così: "Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze".