REDAZIONE FIRENZE

Alla mostra dell'artigianato con i tartufi fuori stagione: sanzionato

La raccolta della varietà è ammessa a partire dal 1 giugno. La merce è stata sequestrata

Carabinieri forestali (foto di repertorio)

Firenze, 5 maggio 2023 – Alla Fortezza da Basso con in vendita i tartufi estivi, una varietà che secondo il regolamento può essere raccolta e messa in commercio solo dal primo giugno. Per questo il venditore, che alle richieste dei carabinieri ha confermato il particolare genere e ha fornito anche il relativo documento di trasporto, è stato sanzionato e la merce per un totla ri quasi 1,5 chili sequestrata. I militari della Stazione carabinieri forestale di Ceppeto, a seguito di una segnalazione, si sono recati presso gli spazi all'interno del quale era in corso la Mostra Internazionale dell’Artigianato 2023, al fine di eseguire degli accertamenti allo stand di una ditta marchigiana, specializzata nella commercializzazione e trasformazione di tartufi freschi.

Una volta giunti sul posto, i carabinieri forestali hanno constatato che erano stati esposti per la vendita, senza targhetta, quasi un chilogrammo e mezzo di tartufi neri, del genere Tuber Aestivum, comunemente noto come tartufo estivo o anche scorzone. Allo stand, un dipendente dell’azienda ha confermato il genere e sottolineato agli uomini in divisa che proveniva dalle tartufaie della azienda fornendo persino il relativo documento di trasporto. Il dipendente credeva di essere in regola ma in realtà, secondo il regolamento regionale della Regione Toscana, la commercializzazione del tartufo in oggetto non è consentita in quando la sua raccolta è ammessa a partire dal primo giugno sia nelle Marche che in Toscana. I militari hanno quindi contestato la raccolta e la successiva commercializzazione di tartufi freschi fuori dal periodo di raccolta previsto dal regolamento.

Per questo motivo i prodotti, per un quantitativo che ammonta all'incirca a 1,456 chilogrammi, sono stati sequestrati. Sarà la Regione Toscana, come autorità amministrativa competente, a stabilirne la destinazione, se distruzione o cessione a enti assistenziali.

E’ scattata quindi nei confronti dell’uomo anche la sanzione amministrativa di mille euro per il commercio di tartufi freschi fuori dal periodo di raccolta, in violazione della legge regionale Toscana che detta le “Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni”.