
Valentini svetta di testa nella sfida contro la Juventus
C’è chi li chiama meteore. Chi invece, affidandosi alla letteratura, li ha ribattezzati già dei Carneadi ("Chi era costui?" diceva Don Abbondio). Per la Fiorentina, in realtà, Nicolas Valentini e Abdelhamid Sabiri sono stati fino ad oggi solo dei fantasmi. Ovvero giocatori acquistati dal club in momenti diversi del recente passato ma che non hanno mai messo insieme fin qui nemmeno una presenza ufficiale in maglia viola. E mai probabilmente la metteranno, a giudicare dalle premesse di questo mercato. Per carità, trattasi di due casi molto diversi sui quali l’area tecnica punta ad una opposta gestione: per il difensore la sensazione è che si procederà a un nuovo prestito, stavolta con diritto di riscatto, in direzione Verona mentre per ciò che riguarda il fantasista - che ha peraltro il contratto in scadenza tra un anno - l’epilogo alternativo alla risoluzione dell’attuale accordo in essere è una cessione a titolo definitivo, se pur a costo ridottissimo.
Certo, però, la domanda attorno ai due giocatori sorge ugualmente spontanea: come mai la Fiorentina ha scelto di investire su questi profili senza poi dargli mai l’opportunità di essere messi alla prova? A questo tandem di calciatori, entrambi attesi a Bagno a Ripoli dopodomani per l’inizio del ritiro al Viola Park, potrebbe unirsi teoricamente anche Gino Infantino - reduce dal prestito annuale all’Al Ain dove ha giocato appena sette partite - se non fosse che l’argentino, quantomeno, il suo esordio con la Fiorentina lo ha fatto, collezionando 8 presenze nella stagione 2023/24 (più una con la Primavera): anche per lui, però, il futuro sembra segnato e sfocerà in un addio.
Ma quanto ha speso, fin qui, la società di Commisso per Valentini e Sabiri? In realtà per l’ex Boca le cifre sborsate non sono state affatto alte e dunque la rimessa è stata nulla: il classe 2001 è infatti arrivato a Firenze da svincolato e dunque i costi accessori a questo affare sono stati quelli legati solo alle commissioni corrisposte ai suoi agenti (in caso di cessione definitiva, oltretutto, la società realizzerebbe una plusvalenza notevole) mentre per ciò che riguarda l’ex Samp, reduce da tre prestiti consecutivi prima in Arabia Saudita all’Al-Fayha, poi negli Emirati Arabi all’Ajman Club e infine ancora in Arabia all’Al-Taawoun, restano ancora sospesa nel vuoto la domanda sul perché, a gennaio 2023, la società abbia investito circa 3 milioni di euro.
Andrea Giannattasio
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