ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Stefano Pioli e la fiducia nei giovani: il futuro della Fiorentina tra talenti emergenti

Pioli continua a puntare sui giovani talenti del settore giovanile della Fiorentina, valutando le loro potenzialità per il futuro.

Pioli continua a puntare sui giovani talenti del settore giovanile della Fiorentina, valutando le loro potenzialità per il futuro.

Pioli continua a puntare sui giovani talenti del settore giovanile della Fiorentina, valutando le loro potenzialità per il futuro.

Non ha mai avuto problemi a dare fiducia ai giovani, anzi. Quello tra Stefano Pioli e i ragazzi che provengono dal settore giovanile è sempre stato un legame per certi aspetti spontaneo, figlio di una predisposizione da parte del tecnico nel privilegiare il talento a dispetto della carta d’identità. Basta pensare all’esordio di Riccardo Sottil ai tempi della sua prima avventura a Firenze per rendersene conto (allora - era il settembre 2018 - il figlio d’arte aveva soli 19 anni) oppure ai tanti baby valorizzati nel corso della sua lunga parentesi al Milan (con il mister emiliano hanno accumulato i loro primi minuti nei professionisti talenti come Chaka Traorè, Alex Jimenez, Kevin Zeroli e Jan-Carlo Simic, per non parlare del chiacchieratissimo Francesco Camarda che - proprio contro la Fiorentina - nel novembre 2023 ha fatto il suo esordio a 15 anni e 260 giorni diventando il più giovane esordiente della storia della Serie A).

Logico dunque pensare che, in attesa che la Fiorentina completi il suo mercato, un occhio di riguardo Pioli possa averlo proprio nei confronti di quei giovani cavalli di ritorno che proveranno a giocarsi al meglio tutte le loro chances nella speranza di una conferma al Viola Park. E la lista, in tal senso è lunga. Specie perché - tra A e B - sono tanti i baby figli del vivaio viola che non hanno deluso le aspettative. A Monza, in un’annata negativa per il club brianzolo, Alessandro Bianco è stato tra i pochi a salvarsi, diventando una colonna sia per Nesta che per Bocchetti e collezionando 35 presenze su 38 in campionato (con anche un gol) che gli sono valse la chiamata all’Europeo Under-21: in una mediana che ha perso in un colpo solo Bove, Folorunsho, Adli e (probabilmente) Cataldi, il classe 2002 verrà senz’altro tenuto d’occhio. E a ben vedere il suo potrebbe anche essere un bivio definitivo in relazione alla parentesi Fiorentina. Puntarci o no, in estrema sintesi.

Stesso discorso per Lorenzo Amatucci, che in B alla Salernitana - oggi si giocherà l’andata dei playout con la Samp - ha incantato, giocando nel ruolo di play il 100% delle gare da lui disputate sempre da titolare (36 su 38). La Salernitana lo terrebbe molto volentieri con sé, anche se intanto dovrà pensare a difendere la categoria. Del rendimento di Niccolò Fortini (terzino classe 2006) si è già parlato abbondantemente, perché ad oggi l’ex Juve Stabia pare l’unico certo di restare a Firenze (in questo senso è possibile una cessione di Parisi per fargli spazio all’ombra di Gosens.

Buone risposte sono arrivate anche dal centrale Lorenzo Lucchesi alla Reggiana e dal terzino sinistro Costantino Favasuli al Bari, l’unico fra tutti che nel contratto ha un diritto di riscatto proprio in favore del club pugliese a circa 1 milione di euro. Tra il 22 e il 24 giugno il Bari farà la sua mossa, se lo acquisterà la Fiorentina avrà altri due giorni per eventualmente controriscattarlo per 1,5 milioni. Il tutto in attesa che Pioli sciolga le sue riserve su questi giovani di (più o meno) belle speranze.

Andrea Giannattasio

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