ALESSANDRO LATINI
Sport

Club Manager vuol dire fiducia. Badelj, una scelta che vale il futuro

L’ex viola è la figura che Pioli vuole nel suo staff. Ma Milan, in Croazia, potrebbe fare ancora il calciatore

Badelj ha appena chiuso la sua avventura da calciatore con la maglia del Genoa

Badelj ha appena chiuso la sua avventura da calciatore con la maglia del Genoa

L’impressione è che non sia una spina particolarmente appuntita nel fianco della trattativa. Ma sono i giorni in cui Stefano Pioli e la Fiorentina stanno parlando anche del famoso Club Manager, figura di supporto che il tecnico emiliano avrebbe chiesto ai dirigenti viola. La Fiorentina non ha detto no, a patto che si trovi la figura giusta. Al di là dei nomi, il ruolo del Club Manager è sempre più centrale per gli allenatori di livello. Tutte le squadre di vertice se ne dotano perché rappresenta una garanzia anche per i club. Figura di raccordo a contatto con l’allenatore e la squadra. Guardate Oriali, sempre al fianco di Conte dentro e fuori dal campo. La Juventus ha dato pieni poteri a Chiellini, fra cui anche quello di parlare al gruppo. Il Milan sta lusingando Ambrosini per quel ruolo. Non dovesse accettare si rivolgerà ad altri ex di quella caratura. Nell’Inter c’è Riccardo Ferri. Figura in espansione, che la Fiorentina dei Della Valle aveva sposato prima degli altri, con Vincenzo Guerini e poi con Giancarlo Antognoni.

Adesso l’esigenza di Pioli e di certo anche Palladino avrebbe gradito un dirigente sempre al suo fianco che avesse potuto mediare tra la squadra e la società. Nomi ne sono usciti diversi, ex viola papabili ce ne sono. L’identikit è chiaro: uomo di campo, ex calciatore meglio se dello stesso club. C’è bisogno di una conoscenza approfondita dell’ambiente nel quale si lavora. E soprattutto deve godere della fiducia incondizionata di entrambe le parti. Mister Pioli ama contornarsi di persone fidate. Al di là dello staff (dovrebbero essere sei i suoi uomini che si integreranno con quelli già in organico alla Fiorentina), a Firenze e a Milano ha voluto lavorare ad esempio con Alberto Marangon. Lui Team Manager, ma forse anche di più. Una marea di stagioni alle spalle. In viola si sono conosciuti e apprezzati.

Apprezzamento fondamentale. Pioli di ex viola (suoi compagni di squadra tra il 1989 e il 1995) ne conosce moltissimi. Da Di Chiara a Di Gennaro, i nomi fatti sono tutti validi e spendibili.

L’idea che porta a Milan Badelj sembra però ancora quella più forte. Portato due volte in viola da Pradè, con Pioli ha un rapporto strettissimo, quasi quotidiano. Badelj sa della stima, deve ancora decidere se giocare ancora in Croazia o appendere le scarpe al chiodo e dedicarsi ad altro. L’idea di un ritorno tris (anche per lui) a Firenze è lì per adesso in un cassetto. Deciderà in autonomia. Di certo il suo profilo sembra ideale. Anti social, persona di spessore, lontanissimo dagli stereotipi del calciatore. Scommessa a occhi chiusi, sarebbe un ottimo dirigente.

Alessandro Latini

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