San Donato Tavarnelle
1
Cannara
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SAN DONATO TAVARNELLE: Balli, Ciurli, Alessio, Buzzegoli, Marzierli, Russo (58’ Noccioli), Borghi (81’ Pierucci), Poli (75’ Calonaci), Zini Andrea (58’ Pino), Contipelli, Fradella (58’ Regoli). All. Indiani
CANNARA: Cocchini, De Sanctis (90’ Bucciarelli), Frustini (85’ Verzieri), Brunetti (60’ Vitaloni), Fondi, Orazzo, Porzi (80’ Lucenti), Mattia, Mingiano, Peluso, Tamponi (60’ Corrado) All. Armillei
Arbitro: Frosi di Treviglio (Pirola-Macchi)
Rete: 52’ Marzierli
TAVARNELLE – Vittoria di misura e tanta, tantissima festa. Senza valore per quanto riguardava la classifica, quella di ieri al Pianigiani è stata la partita dall’abbraccio di oltre mille tifosi accorsi a urlare la gioia per la promozione in C. Una grande partecipazione con la quale San Donato, Tavarnelle, ma anche Barberino hanno reso omaggio alla squadra di Paolo Indiani che con la vittoria ha chiuso il campionato a 81 punti e con una valanga di gol segnati.
Questo il biglietto da visita con il quale la matricola San Donato Tavarnelle si presenterà ai professionisti. Da sciogliere adesso c’è lo stadio dove giocare. La prima scelta pare essere Poggibonsi anche se dovranno essere effettuati alcuni lavori di adeguamento. Ma sempre in quantità minore che non a Tavarnelle. "Da domani inizieremo a incontrarci con l’amministrazione comunale per valutare e prendere una decisione", ha detto il presidente Andrea Bacci. "Adesso godiamoci il momento perché non abbiamo ancora realizzato la portata dall’impresa. Di una annata magica durante la quale siamo stati quasi sempre in testa, dove abbiamo saputo reagire nei momenti difficili e non lasciarci prendere dai facili entusiasmi di vittorie facili".
Per venire alla cronaca di ieri il gol di Marzierli è arrivato al 52’. Azione sulla sinistra, palla arriva in area e zampata vincente del bomber chiantigiano. Al 66’ il Cannara colpisce la traversa con Mingiano, poi sul finire di gara Marzierli potrebbe raddoppiare ma non trova la zampata con la palla che danza sulla riga mentre all’89’ Pino sfiora il palo. Quattro minuti di recupero, poi è festa.
Andrea Settefonti