Motori: la storia della pista toscana e il ricordo del primo direttore. Cattini, il Mugello e la sua favola

Remo Cattini, primo direttore del Mugello, è ricordato con affetto nel mondo del motorsport a tre anni dalla sua scomparsa. La sua figura è stata fondamentale nella storia dell'autodromo, amato dai piloti e dalla Ferrari.

Cattini, il Mugello e la sua favola

Cattini, il Mugello e la sua favola

Fu il primo direttore del Mugello. Della pista che poi è stata amata, vissuta e proiettata sul tetto del mondo dai piloti. Lui, Remo Cattini, che con i piloti ha poi avuto sempre un rapporto straordinario. Di rispetto, amicizia, professionalità unica.

Tre anni fa l’addio (18 aprile del 2021) e oggi il ricordo del motosport, in attesa dell’estate del Mugello. Quella del Gp d’Italia, quel del compleanno speciale, dei 50 anni.

Remo Cattini nacque a Brescia il 17 gennaio 1924, dopo un primo percorso di vita vissuto da pilota professionista nella scuderia di Carlo Abarth, ed un successivo periodo da manager della Scuderia della sua città, Brescia, ne seguì un terzo da funzionario delle Federazioni Sportive dell’Automobilismo e del Motociclismo. Poi il via alla vita professionale Remo arrivò in Mugello, assunse l’incarico di direttore del nascituro Autodromo Internazionale del Mugello nel dicembre 1973 e dopo sei mesi dal suo arrivo contribuì al completamento della pista contribuendo a portare l’impianto all’inaugurazione del 23 giugno 1974, da lì seguì e diresse tutte le attività di pista svolte, sia sportive che commerciale fino ad arrivare al settembre 1988, data nella quale l’impianto fu acquistato dalla Ferrari. Da quella data iniziò la seconda vita dell’Autodromo del Mugello e dopo tre anni di lavori di ammodernamento della struttura, voluti e sostenuti dalla Ferrari, Remo seguì giorno dopo giorno questi importantissimi lavori e contribuì a portare il nuovo Autodromo del Mugello ad una nuova inaugurazione, il 23 giugno 1991. A tre anni dalla sua scomparsa, la moglie Kira e tutti gli amici – come Pierluigi Guasti – , vogliono ricordarlo con affetto per la sua simpatia, cordialità ed amicizia.

Riccardo Galli

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