BENEDETTO FERRARA
Sport

Ma non è detto che alla fine lasci il Viola Park. Sabiri, resta o parte?. L’eterno dilemma del mediano instabile

Il calcio estivo ha le sue regole. Nuovi arrivi, sogni più o meno certificati, pronostici più o meno psichedelici e...

Il calcio estivo ha le sue regole. Nuovi arrivi, sogni più o meno certificati, pronostici più o meno psichedelici e...

Il calcio estivo ha le sue regole. Nuovi arrivi, sogni più o meno certificati, pronostici più o meno psichedelici e...

Il calcio estivo ha le sue regole. Nuovi arrivi, sogni più o meno certificati, pronostici più o meno psichedelici e ritorni che magari hanno un senso oppure neanche quello. A Grosseto, in un’amichevole della Fiorentina B, anche se la lettera B a uno come Dzeko (quanto carisma) veste parecchio stretta, si sono fatti vedere Sottil e Sabiri: il primo per una reazione non proprio ortodossa, il secondo per qualche bel lampo tirato fuori nel finale di partita, cioè nei minuti che Pioli gli ha concesso. Sul primo c’è poco da dire: sognava la maglia del Milan fin da piccolo ma il Milan evidentemente non sognava lui. Giocatore capace di strappi incontenibili che ne facevano un talento dalle prospettive niente male il ragazzo non si è schiodato da lì. il tempo passa e poco cambia. Ingiusto infierire su di lui, ormai lo conosciamo nel bene e nel male. Il pensiero comune ormai è radicato e a essere benevoli possiamo dire che forse la sua avventura fiorentina è più o meno finita, anche se Pioli, provandolo esterno a tutta fascia, ha fatto quello che un bravo allenatore deve fare: provare soluzioni nuove, anche perché in un 3-4-1-2 un esterno offensivo classico fatica a trovare un posto. Vedremo.

Più intrigante la questione Sabiri, se non altro perché il suo è un caso davvero curioso. Lui di solito torna a luglio e riparte ad agosto. In pratica: gioca di rinterzo, rimbalzando sulla sponda e finendo altrove. Trattandosi di un giocatore tecnico va detto che non pochi tifosi sono rimasti ben impressionati dalle sue giocate. Il fatto che quando è entrato in campo erano tutti cotti e che l’avversario non fosse il Real Madrid di questi tempi conta poco. Non a caso ieri sulle radio che trattano di Fiorentina non sono stati pochi quelli che tra messaggi e telefonate hanno detto che, insomma, questo Sabiri l’è bono: perché non tenerlo, magari ci fa comodo. Detto che queste scelte spettano in prima battuta a Pioli e in seconda alla società, ci viene da pensare che se il calcio fosse quello di una volta, quando le interviste le facevi al bar Marisa, sarebbe bello scambiare due parole con questo viaggiatore creativo per noi quasi invisibile. Per conoscere la sua storia e i suoi pensieri, ovvio.

Cosa prova un ragazzo non più ragazzino che arriva a Firenze e pochi giorni dopo finisce sempre altrove? Magari lui sogna di restare, magari convincerà il suo allenatore, magari invece addio o arrivederci. Come al solito. Eppure il Sabiri pensiero ci intriga. Ma forse è il caldo. Dopo di che in queste ore Kean e la Fiorentina discutono del nuovo contratto e questa è una bella notizia. E nel frattempo continua a girare il nome di Kessie, che in Arabia Saudita guadagna 14 milioni all’anno. Gli ottimisti sostengono che una buona parolina di Pioli, che lo ha avuto nel suo Milan scudettato, magari può far comodo. Beh, di sicuro i due hanno un bel rapporto. E chissà. Magari se il tecnico si fruga…

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