ANDREA GIANNATTASIO
Sport

Il gioiellino in prestito. Rubino, quante emozioni: "Il futuro? Voglio Firenze. E questa viola farà bene»

Il baby talento della Carrarese torna da avversario: "Io via, ma solo per crescere"

Il baby talento della Carrarese torna da avversario: "Io via, ma solo per crescere"

Il baby talento della Carrarese torna da avversario: "Io via, ma solo per crescere"

La sensazione è che, quando farà il suo ingresso in campo, un po’ le gambe gli tremeranno. Impossibile, del resto, per Tommaso Rubino scordare dieci anni vissuti col viola sulle spalle e le tante vittorie ottenute in Primavera nella scorsa stagione, quella in cui ha anche fatto il suo esordio tra i professionisti. Adesso però il nuovo capitolo della sua vita si chiama Carrarese, prossima avversaria in amichevole della formazione di Pioli domani (alle 20) al Viola Park.

Dica la verità, Rubino: l’impatto col calcio vero com’è stato?

"Me l’aspettavo peggio (ride, ndr) perché ho trovato un gruppo splendido. Qui ci sono persone che amano lavorare, che sono aperte e umili. Il mister è un martello, ti fa dare sempre il 100% e guai se non spingi in allenamento".

Carrara per lei è stata subito la prima scelta: perché?

"Perché conoscevo già l’ambiente. La Carrarese in questi anni ha fatto molto bene e appena sono stato chiamato ho avvertito che era l’ambiente più giusto per me".

Suo padre è stato un fuoriclasse in B: le ha dato qualche consiglio?

"Quelli tipici di un genitore: devo restare umile in qualsiasi situazione e portare rispetto a tutti, dando il massimo in campo".

Domani sera tornerà al Viola Park: emozionato?

"Sì, tanto. Per me è come un ritorno a casa, anche se sono determinato a dare tutto. Certo non sarà facile affrontare quello che è stato il mio passato e, spero, il mio futuro".

Ma c’è stata mai la possibilità che lei potesse restare in prima squadra?

"Sì, ma alla fine, assieme alla società, abbiamo ritenuto opportuno che io facessi un percorso diverso per la mia maturazione. E sono felice della scelta fatta".

Ha già avuto modo di parlare con Riccardo Saponara, da poco nello staff della Carrarese?

"È una bravissima persona, mi sta dando tanti consigli: mi ha suggerito come smarcarmi, come ricevere la palla… tutte piccolezze però che fanno la differenza".

Da lontano, che Fiorentina le sembra stia nascendo?

"I viola stanno facendo un grande percorso. Portare a Firenze giocatori che amano i colori del club, come Fazzini e Viti, è un valore aggiunto. Conosco bene quel gruppo: è fatto di gente seria e con Pioli si toglierà tante soddisfazioni".

A Firenze è tornato un suo coetaneo, Fortini…?

"Niccolò in B ha dimostrato di essere un grande giocatore: certo, la Serie A è differente ma se ce la metterà tutta potrà dire la sua".

Ha dei rimpianti su come si è conclusa la scorsa annata in Primavera?

"Ho vissuto un anno strepitoso: in quello spogliatoio avremmo dato l’anima l’un per l’altro. Il cruccio più grosso è aver perso lo scudetto: avevamo dimostrato di avere le armi per vincerlo".

Se la sente di sponsorizzare un nome per la Primavera che verrà?

"Tenete d’occhio Gianmarco Angiolini, classe 2007: deve strutturarsi ma ha un talento eccellente. E poi gioca nel mio ruolo…".

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