Fiorentina, i calcoli per le partite «vere» e i verdetti per giudicare la stagione

Difficile analizzare la sconfitta di Napoli: in un clima di festa per lo scudetto, la squadra viola ha creato occasioni e commesso ingenuità. Alcuni big hanno deluso, altri sono stati preservati. In attesa delle gare che faranno la differenza

Un momento di Napoli-Fiorentina: Di Lorenzo attorniato dai giocatori viola

Un momento di Napoli-Fiorentina: Di Lorenzo attorniato dai giocatori viola

Firenze, 8 maggio 2023 – Occasioni, ingenuità e una sconfitta, la Fiorentina è tornata dalla festa-scudetto del Napoli lasciando dietro di sé segnali opposti in vista delle partite ‘vere’, quelle in Conference contro il Basilea e in finale di coppa Italia contro l’Inter.

Italiano è chiaramente immerso nei calcoli, ha preservato Cabral e gestito Dodo (in campo solo per un tempo), ha rinunciato al capitano Biraghi e ha assistito con poca soddisfazione alla prova di Gonzalez, il peggiore a Napoli.

Malino anche Amrabat, che si avvia a giocare il finale di stagione prima di essere travolto – ci vuole poca fantasia per prevederlo – nella baraonda del calciomercato dopo la serenata al Barcellona e lo stop imposto dalla proprietà viola lo scorso gennaio.

La Fiorentina in realtà sembra in un tempo sospeso, a galleggio fra la difficile possibilità di guadagnarsi una posizione ‘europea’ attraverso il campionato – anche se l’ottavo posto è sempre alla portata e chissà come andrà a finire per la Juve coinvolta in più inchieste – e l’obiettivo di entrare negli almanacchi viola attraverso le Coppe. 

E’ quindi difficile esprimere pareri compiuti sulla prestazione ‘napoletana’ di un gruppo che sicuramente sta proiettando le proprie speranza attraverso calcoli di ogni tipo – fisici e mentali –ben sapendo che la lunghissima stagione sta per presentare il proprio verdetto.

A Napoli abbiamo visto una Fiorentina diversa rispetto alle sue versioni migliori, ma anche da quelle peggiori e piatte, senza idee né capacità di far male: un mix che avrebbe potuto ottenere di più nel primo tempo, ma anche pareggiare con Kouame nel finale del secondo, quando Spalletti ha fatto entrare Kvaratskheila, Lobotka e Zielinski. Insomma, Napoli è già alle spalle e volendo essere sinceri interessa anche il giusto parlarne.

Solo la Fiorentina sa in che modo è arrivata al bivio che potrà definire il valore di questa stagione, perché le parole passano e i risultati sugli almanacchi restano.

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