Fiorentina, Italiano non sottovaluta la Cremonese: "Loro vogliono la finale quanto noi"

Il tecnico viola ha presentato la sfida alla vigilia della semifinale di andata in programma allo Zini: "Abbiamo qualcuno con la febbre, ma siamo pronti"

Vincenzo Italiano

Vincenzo Italiano

Firenze, 4 aprile 2023 - Dopo la grande vittoria di San Siro con l'Inter, per la Fiorentina è tempo di Coppa Italia. I viola affronteranno il primo round della semifinale allo Zini (ore 21) contro la Cremonese. Una gara che sulla carta vede i gigliati favoriti, ma di questa cosa non ne vuole sentir parlare Vincenzo Italiano, che alla vigilia ha presentato la sfida ai microfoni ufficiali del club: "E' una grande soddisfazione aver raggiunto questa semifinale. Come tutte le partite importanti vanno affrontate nella maniera più attenta e concentrata possibile.

L'anno scorso ci è andata male, quest'anno ce la metteremo tutta, rispettando l'avversario. Sappiamo che la partita di campionato è storia passata, e sarà tutta un'altra storia. Domani sarà il primo tempo di una doppia sfida. Sarà una partita da affrontare con grande attenzione".

Quali saranno le insidie della gara?

"Sono sfide che si giocano in gara di andata e ritorno, dove ogni sbavatura può determinare il passaggio del turno. Mi aspetto una partita difficile, bella per noi perché è una soddisfazione essere arrivati a questo punto. Affronteremo una squadra che si gioca tanto, sarà una bella partita e con grande orgoglio controbatteremo colpo su colpo".

La Cremonese giocherà tutte le sue carte in Coppa Italia?

"La Cremonese cercherà di arrivare in finale come lo vogliamo noi. Non so come possano ragionare, so per certo che quando si arriva a questo punto tutti vogliono andare avanti. Come noi avranno la voglia e il sogno di arrivare in finale".

Come sta la squadra?

"Bene, soprattutto dal punto di vista mentale, perché queste vittorie ci stanno dando tantissimo. Con i pochi allenamenti che abbiamo stiamo sfruttando la partita per migliorare qualcosa. Abbiamo qualche acciaccato e qualcuno con qualche linea di febbre. I primi undici daranno come sempre l'anima e poi ci saranno gli altri a dare man forte da subentranti. Domani vedremo".

Quanto è difficile gestire così tante partite in così pochi giorni?

"E' complicato, 9 partite in 30 giorni non sono semplici da gestire. Da quest'anno ci siamo adattati bene, perché abbiamo sempre avuto questi incontri ravvicinati che ci hanno dato la possibilità di maturare".

 

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