Giampaolo Marchini
Fiorentina

Fiorentina-Bologna, le pagelle viola. Parisi, Mandragora e Kean protagonisti

Fagioli in difficoltà: che fine ha fatto il giocatore pimpante che aveva sorpreso positivamente nel primo periodo viola?

La Fiorentina al termine della partita con il Bologna (foto Germogli)

La Fiorentina al termine della partita con il Bologna (foto Germogli)

Firenze, 19 maggio 2025 – Le pagelle viola dopo Fiorentina-Bologna 3-2.

De Gea 6 - Pronto sul sinistro velenoso di Ndoye che disinnesca in angolo. Non valuta bene il colpo di testa di Dallinga che vale il pari, forse disturbato da Ndoye, giudicato ininfluente. Parte da un suo rilancio veloce il 3-2.  

Comuzzo 6,5 - Torna a fare il laterale di difesa e se la vede con Cambiaghi che non perde mai di vista. Preciso nelle coperture e prova anche a proporsi in avanti con profitto. Esce per un colpo sul ginocchio ricevuto da Cambiaghi. Dal 38' Pongracic 5,5 - Tiene botta all’inizio, poi Ndoye lo supera facile nell’azione che vale il pareggio rossoblù. Dall'86' Colpani sv.

Pablo Mari 6 - Castro è avversario temibile perché lo porta spesso fuori zona, ma lui se la cava senza soffrire più di tanto. Di testa non perde un duello. Quando entra Dallinga cambia la musica e al primo traversone si fa sorprendere.

Ranieri 6 - Con le buone e con le cattive per arginare le scorribande del Bologna che dalla sua parte è particolarmente pericoloso. Solita dose di agonismo e di discussioni quando la partita si accende e lui non arretra.

Parisi 7 - L’incrocio con Ndoye è di quelli più pericolosi se non regolati dal semaforo. Ma non si perde d’animo e cerca di attaccare la corsia e non è un caso che il gol del vantaggio arrivi per una sua azione insistita chiusa con un po’ di fortuna che aiuta gli audaci. E lui lo è anche quando entra Orsolini che lo mette nei guai, quando lo sorprende sul 2-2. Prima, però, c’era stato il tiro cross che vale il tap in di Richardson. Pari e patta, ma 3 punti a lui

Dodo 6,5 - Ritrova il ‘suo’ tecnico e anche la verve dei giorni migliori, almeno nel primo tempo quando spinge e copre con attenzione. Alla distanza non è lucidissimo soprattutto in attacco, ma copre con grande efficacia. In netta ripresa dopo l’intervento chirurgico.

Mandragora 7 - Incrocia nella zona di Fabbian e l'acqua al mulino che porta produce sempre qualcosa di concreto. L'assist in tuffo di testa che manda in porta Kean è proprio il timbro sulla stagione di Rolly.

Richardson 6,5 - Pattuglia la zona centrale con la sua andatura dinoccolata e sempre apparentemente priva di mordente. E’ però tra i più attenti nelle letture del gioco. Segue la ripartenza ispirata da Parisi che finalizza con freddezza.

Fagioli 5,5 - C’è da chiedersi che fine abbia fatto il giocatore pimpante che aveva sorpreso positivamente nel primo periodo viola. Probabilmente ha inciso anche quando sono tornate ad aleggiare vecchi spettri del passato. L'inizio gara è complicato nel trovare le misure e la posizione. Rischia nella gestione della palla e quando deve far ripartire l’azione è poco preciso pur senza risparmiarsi. Dal 90’ Ndour sv.

Gosens 6 - Non la sua migliore versione, ma anche quando non è il ’solito’, non sfigura. Lavoro oscuro, in una zona non consueta, e poco appariscente. Il tedesco si dedica alla fase difensiva, più che alla solita dose di spinta offensiva. Attento nell'intraprendere le ripartenze.

Kean 7 - Il suo pane quotidiano è il duello con Lucumi e come sempre lotta e cerca di tenere alta la squadra. Ha una prima occasione per il 3-2, ma Skorupski lo anticipa in uscita. Quindi si arrende quando segna alla sua maniera: con fisico, tecnica e grinta.

Allenatore: Palladino 6 Alla fine contano i tre punti. E quelli sono arrivati in qualche modo, pur soffrendo fino alla fine, affidandosi alle individualità. Meno al gioco che oggettivamente lascia non poche perplessità. Si affida al 4-5-1 con qualche inevitabile sacrificio, ma la squadra risponde. Non un aspetto secondario.