La prima della "Linda di Chamounix" al Maggio

L'opera di Donizetti mancava da Firenze da 111 anni

La prima della "Linda di Chamounix" (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

La prima della "Linda di Chamounix" (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 21 settembre 2021 - Torna dopo 111 anni di assenza da Firenze sul palcoscenico del Maggio Musicale la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti. L'opera, un 'melodramma semiserio', in realtà era stata messa in scena a porte chiuse per la registrazione video e la trasmissione streaming sulla piattaforma ItsArt dello scorso gennaio, ma questa sera ha debuttato finalmente in sala alternandosi in cartellone con La traviata.

A Firenze, la 'Linda di Chamounix' fu presentata la prima volta alla Pergola nel 1843, solo un anno dopo dal debutto viennese. Fu spesso messa in scena il più delle volte sempre alla Pergola, ma anche con rappresentazioni al Goldoni, al Niccolini, alle Logge e l'ultima volta fu eseguita ancora alla Pergola nel dicembre 1910 con Elvira De Hidalgo e Mattia Battistini. Da allora mai più e mai prima d'ora nelle stagioni del Maggio Fiorentino.

Sul podio Michele Gamba, mentre la regia è affidata a Cesare Lievi, e il ricchissimo cast di gennaio è praticamente confermato nella sua interezza: Jessica Pratt torna a vestire i panni di Linda, Teresa Iervolino quelli di Pierotto; essi affiancheranno sul palcoscenico Francesco Demuro, Vittorio Prato, Marina De Liso, Fabio Capitanucci, Michele Pertusi e Antonio Garés. L'unica variazione rispetto alla ripresa video riguarda il ruolo di Carlo, il Visconte di Sirval: Francesco Demuro sosterrà solo la prima rappresentazione mentre in tutte le altre recite canterà Giulio Pelligra. Luigi Perego firma i costumi e Luigi Saccomandi le luci. L'assistente alla regia è Mirko Rizzi. Il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.

E' "un'opera poco rappresentata di Donizetti - ha detto Michele Gamba - ci troviamo la forza e la dolente follia di una donna lacerata dall'allontanamento dalla famiglia e dall'amore per un uomo. Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e cosmopolita. Un grande successo alla prima viennese del 1842, in questa edizione fiorentina ritroviamo l'originaria scena della follia della protagonista nella sua interezza, con degli inserti donizettiani inediti. Una prima in tempi moderni. Alla musica ci pensa un Donizetti sopraffino, sofisticato ed engagé. La tavolozza orchestrale è ricercatissima, le linee melodiche nobili anche quando di origine popolare. La musica si fa Koinè che affonda le radici nello spirito europeo del suo tempo".

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