MAURIZIO COSTANZO
Firenze

2 gennaio 2004, quando la sonda spaziale Stardust incontrò la chioma d'una cometa

Dalle particelle racchiuse in una capsula e inviate sulla terra si è giunti alla scoperta dei mattoni della vita

Cometa (foto Ansa)

Cometa (foto Ansa)

Firenze, 2 gennaio 2024 – Esattamente vent’anni fa, il 2 gennaio del 2004, la sonda spaziale Stardust della Nasa incontrò la cometa Wild 2. La sua missione era quella di prendere delle particelle dalla chioma della cometa, racchiuderle in una speciale capsula, per poi inviarle sulla Terra. Da questa missione, e non solo, si è giunti alla scoperta che i mattoni della vita si sarebbero formati molto prima delle stelle, nelle nubi interstellari fatte di gas e polveri. È quanto merso dalla ricerca pubblicata poi sulla rivista Nature Astronomy e condotta dall’Università Queen Mary di Londra e dall’Osservatorio olandese di Leida. Con l’aiuto di modelli al computer e simulando in laboratorio le condizioni presenti nelle nubi interstellari, i ricercatori hanno studiato la formazione del più semplice tra i 20 amminoacidi, la glicina. Hanno, così, dimostrato che la molecola può essere sintetizzata nelle complesse condizioni che governano la chimica dello spazio. Secondo gli autori dello studio, la presenza di questo mattone della vita nella cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, studiata dalla missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e nel materiale raccolto sulla cometa Wild 2 dalla missione della Nasa Stardust, “indica che la glicina si forma già all’interno delle dense nubi interstellari, ben prima che si trasformino in nuove stelle e nuovi pianeti”. Le comete, precisano gli esperti, sono infatti fossili cosmici, formati dal materiale più primitivo del Sistema Solare, che riflette la composizione chimica risalente ai tempi in cui il Sole e i suoi pianeti erano ancora in formazione. “Una volta formata - conclude Ioppolo - la glicina può diventare il precursore di altre molecole organiche, più complesse. Come altri amminoacidi che, inclusi all’interno di corpi celesti come le comete, possono poi essere trasferiti su giovani pianeti in formazione”, come probabilmente è accaduto alla Terra. Nel 1986 la sonda europea Giotto aveva salutato la cometa di Halley dalla distanza di quasi 600 chilometri, mentre nel 2004 la missione americana Stardust aveva catturato le polveri della cometa Wild 2 con una 'racchetta' di aerogel. Soltanto Rosetta si è spinta avvicinata così tanto da poter 'annusare' la sua cometa, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, rilevando un odore acuto misto di uova marce, alcol e formaldeide. Si è avvicinata alla distanza record di 10 chilometri, per tornare in sicurezza a 30 chilometri. Nasce oggi Isaac Asimov nato il 2 gennaio del 1920 a Petrovichi. La fantascienza, sin verso la metà del secolo scorso, era una narrativa coloritamente fantasiosa, più o meno pulp e di basso consumo e fu Isaac Asimov, nato in Russia a Petrovici 104 anni fa, a darle una dimensione e valore diverso, più alto perché legata sempre a una plausibilità scientifica, a conoscenze che intendeva così rendere popolari, divulgative, arricchendole di riflessioni sociologiche e visioni futuristiche. Ha detto: “Se la conoscenza può creare dei problemi, non è tramite l'ignoranza che possiamo risolverli”.