Firenze, 7 settembre 2024 - In Italia, la stagione del “back to school” è spesso vissuta con particolare ansia non solo dai figli, ma anche dai genitori: secondo un sondaggio di HelloFresh, il servizio di box ricette a domicilio leader del settore, commissionato all’istituto di ricerca Censuswide, infatti, il 56% dei genitori italiani dichiara che il proprio carico mentale aumenta in particolar modo a settembre rispetto al resto dell’anno - percentuale che si alza fino al 71% per i genitori Millennial - un momento in cui quasi 2 italiani su 5 (36%) coordinano in media da 6 a 10 task diverse durante la giornata.
Proprio in concomitanza con il ritorno a scuola per molte famiglie italiane, HelloFresh, presenta i risultati della ricerca e, insieme al supporto di Serenis, piattaforma digitale per il benessere mentale e centro medico autorizzato, riflette anche su come trovare il giusto equilibrio tra le varie attività giornaliere per tutelare la propria salute mentale. Erica Liverani, Social Chef e vincitrice di MasterChef Italia 2016, ha inoltre collaborato per l’occasione con HelloFresh e ha fornito alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la propria routine “back to school” anche in cucina.
Il carico mentale dei genitori: i pasti e i compiti tra le principali fonti di stress
Come emerge dalla ricerca, i pasti sono in particolare una parte significativa del carico mentale provato dai genitori durante il periodo del back to school, con il 74% dei rispondenti che afferma che la pianificazione, il budget, la spesa, la preparazione della cena per la famiglia sono tutti momenti che incidono sul livello di stress mentale quotidiano, un dato che posiziona i genitori italiani come secondi solo a quelli spagnoli (78%) nella classifica europea. Al terzo posto del podio europeo si collocano i genitori francesi con il 68%.
Altre attività che vengono considerate stressanti sono l’esecuzione corretta dei compiti dei propri figli (45%) a cui segue il ritorno ad un’efficace routine quotidiana mattutina pre-scuola (41%) l’organizzazione logistica dei trasporti dei vari componenti della famiglia (31%), la preparazione delle nuove divise e la ricerca del materiale scolastico (25%). E poi c’è il peso dei social media: i genitori italiani sono i più sensibili in Europa alle informazioni che ricevono online e dai social media quotidianamente, seguiti dal Belgio e dalla Francia: più di un quarto dei rispondenti (26%) afferma, infatti, di sentirsi sopraffatto dalla quantità di notizie e consigli che riceve su internet tutti i giorni. Il 38% dei genitori dichiara, inoltre, che la disponibilità di informazioni online e sui social media ha avuto un’influenza sul proprio carico mentale, percentuale che si alza al 47% per i genitori Millennial.
Ed ecco la guida di Erica Liverani: 4 pratici consigli per una migliore gestione in cucina
Organizzare una spesa strategica con liste tematiche: per ottimizzare il tempo dedicato alla spesa e ridurre lo stress del rientro nella routine, si possono creare liste della spesa tematiche basate sui pasti settimanali pianificati. Dividere la lista in categorie come "colazione", "pranzi al sacco", "cene veloci", e "snack" può aiutare evitare anche gli acquisti impulsivi, risparmiando tempo e denaro.
Preparare colazioni veloci e nutrienti in anticipo: la colazione è fondamentale per iniziare la giornata con energia, ma può diventare stressante quando si è di fretta. Organizzarsi preparando spuntini veloci e nutrienti la sera prima o durante il weekend può essere una piccola abitudine rivoluzionaria per la propria routine mattutina. “Il porridge può essere una buona idea, ma noi in famiglia preferiamo i pancakes. La sera prepariamo l’impasto senza gli albumi montati, una operazione che verrà fatta la mattina oltre a cucinarli” commenta Erica Liverani.
Coinvolgere la famiglia: rendere partecipi tutti i membri della famiglia nella preparazione dei pasti, programmando magari un momento settimanale dedicato alla cucina come una serata a tema o un brunch domenicale, può migliorare l'organizzazione dei pasti e supportare la redistribuzione delle incombenze quotidiane: “Assegnare compiti specifici a ciascuno può essere utile, come lavare le verdure, apparecchiare la tavola o preparare un'insalata. Attenzione, queste mansioni non devono essere intese come delle punizioni: mia figlia Emma sa che deve tenere in ordine la camera non perché ha preso un brutto voto, ma perché è importante prendersi cura delle proprie cose e degli spazi dove abitiamo!”.
Dedicare del tempo in cucina per se stessi: occorre infine riservarsi un momento settimanale in cui cucinare diventi un'attività solo per sé, senza pressioni o scadenze, sperimentando nuove ricette, preparando uno dei propri piatti preferiti, o semplicemente godendosi il processo di cucinare con calma. Come spiega Erica, questo momento di "cucina terapeutica" permetterà di riconnettersi con se stessi, riducendo lo stress e ricaricando le energie. Così facendo, si potrà essere più sereni e presenti sia in famiglia che al lavoro, trovando un equilibrio migliore nella propria routine quotidiana.
Rientro a scuola per oltre 32mila studenti celiaci
Altro aspetto da mettere in evidenza quando si parla di ritorno a scuola, è quello della celiachia. Sono oltre 32mila gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che hanno ricevuto una diagnosi di celiachia, circa il 13% del totale delle persone diagnosticate (dati Ministero della Salute, 2022). Per i bambini e ragazzi celiaci, rientrare a scuola significa dover affrontare un nuovo anno facendo i conti con la propria malattia e il confronto con i compagni di classe durante il momento del pranzo in mensa. AIC - Associazione Italiana Celiachia lavora quotidianamente per informare insegnanti, personale scolastico e studenti non celiaci sulla celiachia e su come garantire un ambiente inclusivo e sicuro per tutti gli studenti. “Il diritto al pasto senza glutine nelle mense della scuola pubblica italiana è ampiamente garantito e laddove ci sono ancora alcuni casi di mancata o parziale applicazione, AIC interviene tempestivamente: la dieta senza glutine è l’unica terapia per una persona celiaca e, pertanto, deve essere sempre garantita, essere analoga per tipologia di piatti e valori nutrizionali a quella degli altri studenti, che devono sentirsi integrati e non esclusi a causa della malattia nel primo contesto sociale che sperimentano nella vita” spiega Rossella Valmarana, Presidente di AIC - Associazione Italiana Celiachia. Questo impegno di AIC verso gli studenti celiaci è alla base dei progetti “In fuga dal glutine” e “A scuola di celiachia” dedicati al mondo della scuola a supporto degli studenti con celiachia e le loro famiglie.
Lotta alla dispersione scolastica: riparte il progetto “Una scuola su misura”
Nel 2024, il tasso di dispersione scolastica in Italia è stato del 10,5%, in calo rispetto al passato quando superava addirittura il 25% ma tuttavia è ancora elevato, soprattutto nel Sud Italia e tra gli studenti di cittadinanza non italiana nati all'estero. Ancora troppi giovani, soprattutto delle scuole secondarie di primo e secondo grado, non concludono gli studi, precludendosi così numerose possibilità lavorative e di vita. Proprio per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, dal 2017 l’Associazione di Promozione Sociale pavese “Gli Sdraiati” mette in campo un’iniziativa volta ad aiutare decine di studenti a terminare gli anni scolastici. Ad oggi, sono già un centinaio i ragazzi aiutati, tra i 14 e i 16 anni, con una percentuale di successo del 100%: tutti gli adolescenti, infatti, hanno terminato l’anno e si sono reinseriti nel sistema formativo canonico, proseguendo così gli studi.
Anche per l’anno scolastico 2024 / 2025 si rinnova l’iniziativa promossa dall’Associazione, che quest’anno aiuterà 12 ragazzi che hanno abbandonato la scuola o a forte rischio dropout scolastico nel conseguire la licenza media, grazie a psicologi, educatori ed al gruppo di professori, di tutte le materie, che collaborano ormai da anni con Gli Sdraiati, e compongono un vero e proprio consiglio di classe. “Una scuola su misura” è un progetto che comprende una scuola, con lezioni quotidiane, che si sviluppano nelle aule dell’Associazione (che ha sede nel centro di Pavia) e preparano i minori a sostenere l’esame per il diploma di terza media. Al gruppo docenti, si aggiunge l’accompagnamento di educatori e pedagogisti in attività di tipo laboratoriale e creativo. In particolare i giovani vengono inseriti in un Laboratorio di Teatro Sociale, che si conclude con uno spettacolo annuale aperto alla cittadinanza, e un laboratorio di musica trap in collaborazione con un’etichetta di giovani di Pavia, ZeroDieci.
Maurizio Costanzo