Schmidt su Kata: “Scomparsa nell’albergo occupato dal Movimento di Bargellini, cugino di Funaro”. La risposta: “Vergognati”

Botta e risposta sui social tra i due candidati sindaco a Firenze nella giornata mondiale dei bambini scomparsi

Eike Schmidt e Sara Funaro

Eike Schmidt e Sara Funaro

Firenze, 25 maggio 2024 – Botta e risposta sui social nella giornata mondiale dei bambini scomparsi tra i candidati a sindaco a Firenze, Sara Funaro e Eike Schmidt  sulla vicenda di Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa a Firenze nel giugno 2023 da un immobile occupato abusivamente e anche luogo di racket e violenze.

"Ricorre oggi la Giornata internazionale dedicata ai bambini scomparsi - ha scritto Schmidt sui social - Il pensiero non può non correre alla piccola Kata, la bambina peruviana scomparsa il 10 giugno scorso nella nostra città e di cui purtroppo non si è saputo più nulla. Una creatura costretta a crescere in un albergo occupato da quasi un anno dal 'Movimento di lotta per la casa’ (capitanato per lunghi anni da Lorenzo 'Mao’ Bargellini, cugino della candidata sindaco del Pd) e sede di attività criminali”.

A commentare il post la stessa Funaro che scrive: "Vergognati. Questo messaggio non si addice a chi si candida a sindaco di Firenze. Strumentalizzare mio cugino scomparso anni fa e fare campagna elettorale sui bambini è di una gravità inaudita”.

Anche il consigliere regionale Pd Andrea Vannucci interviene sostenendo che "strumentalizzare le tragedie è disgustoso”, mentre la collega Cristina Giachi (Pd) scrive che il “post è una vergogna. E lo sai anche tu Eike. Lorenzo Bargellini è morto 7 anni fa. Non c'è da aggiungere altro”. 

Successivamente Eike Schmidt ha controreplicato a Sara Funaro direttamente sul social chiosando il post della candidata a sindaco del Pd. "La vergogna - scrive Schmidt all'avversaria - è che oggi a Firenze ci siano tante, troppe occupazioni abusive. La vergogna è che tanti, troppi bambini si trovino costretti a vivere in una condizione inaccettabile. La vergogna è che lo sgombero dell'Astor sia avvenuto solo dopo la scomparsa di Kata. Segno evidente che era possibile intervenire. Tutto il resto è cronaca”.

In una sua nota il candidato della lista Schmidt Paolo Bambagioni sottolinea che "probabilmente non parleremmo di Kata se tutto avesse funzionato”, “il caso di Kata, purtroppo, ha confermato che a Firenze, come in tutta la Regione, esiste un duplice problema finora irrisolto: da un lato i servizi sociali spesso intervengono più in modo burocratico che sostanziale, dall'altro, invece, chi governa non si assume fino in fondo le sue responsabilità. Per questo i problemi spesso non vengono risolti ma rimandati”. “Anche nell'esperienza del Forteto - ha ricordato - seppur diversa e con interessi e coperture superiori, non aver affrontato alla radice il problema ha portato a non tutelare i soggetti più deboli come i bambini. Se chi governa avesse esercitato in pieno i suoi poteri, oltre a non esserci zone occupate e fuori del controllo delle istituzioni, probabilmente oggi non saremmo nemmeno a discutere di quanto, purtroppo, successo”.