ERIKA PONTINI
Politica

Strali su Renzi, lui s’infuria: "Macché patto anti-sistema. Il Pd evoca il fascismo? Pensi a multe e sporco"

I l leader di Iv a ruota libera: "Mi accusano di non aver risolto i problemi? Dico solo: nei miei anni Duomo pedonale, tramvie e patto per Firenze". Sulle elezioni: "Chi vuole il bene della città vota Stefania". Lodi a Giani

Matteo Renzi durante una recente passeggiata anti-degrado in centro

Matteo Renzi durante una recente passeggiata anti-degrado in centro

Firenze, 27 maggio 2024 – Il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, dopo una settimana di nuove polemiche a distanza e gli strali dell’assessore regionale Monia Monni prima e della candidata del centrosinistra a Firenze Sara Funaro poi, rompe gli indugi e passa al contrattacco. La sua candidata Stefania Saccardi, di ’Al Centro con Saccardi’, accreditata dai sondaggi intorno a un robusto 12% potrebbe essere l’ago della bilancia in un eventuale ballottaggio tra la stessa Funaro e il candidato civico sostenuto dal cantrodestra Eike Schmidt, specie se tra i due il divario al primo turno non fosse troppo ampio. Tuttavia Renzi si dice convinto che possa essere la stessa Saccardi a raggiungere il ballottaggio.

Senatore Renzi, il Pd le rinfaccia che i problemi non risolti di Firenze siano colpa sua…

"Sono diventato sindaco 15 anni fa e premier 10 anni fa. Penso che, anche chi mi detesta, riconosca le innumerevoli cose che abbiamo fatto per questa città, dalla pedonalizzazione al Duomo al finanziamento delle tramvie, dalle iniziative culturali ai soldi del patto per Firenze. Penso che il Pd fiorentino sia nervoso e impaurito perché dai sondaggi emerge la crescita di Stefania Saccardi. E mi sembra ingiusto ricevere gli attacchi personali proprio su ciò che ho fatto per la mia città. Se attaccando me si sentono meglio, sono contento per loro".

Di Sara Funaro, continua a dire è una brava ragazza. Non è offensivo nei confronti di una candidata da 10 anni assessore?

"Per me una brava ragazza non è un’offesa. Sara ha iniziato nella lista Renzi, la conosco bene. Ma se la domanda è sui suoi risultati a Palazzo Vecchio dico che su alcune cose è andata bene, su altre come occupazioni abusive e morti di freddo in città poteva fare meglio".

Dice il segretario Fossi che è stato lei a non voler l’accordo a sostegno di Funaro.

"Sì. Su questo Emiliano ha ragione. Abbiamo chiesto le primarie e ci hanno dato un nome secco, scelto da Nardella. Abbiamo chiesto di non mettere i soldi delle tasse e delle multe sullo stadio ma di destinare le risorse alle case popolari e alle scuole. E ci hanno detto no. Abbiamo chiesto di gestire in modo diverso traffico e sicurezza e ci hanno risposto che a Firenze traffico e sicurezza vanno bene cosi. A quel punto abbiamo candidato Saccardi che voleva fare le primarie insieme a Cecilia Del Re e Sara Funaro ma il Pd con arroganza ha detto che non aveva bisogno di nessuno. E allora sì, abbiamo scelto Saccardi che è più brava sia di Funaro che di Schmidt. Tra la Ditta e la mia città io sceglierò sempre Firenze".

Ma così facendo, dicono dal Pd, agevolate la destra di Meloni e Salvini. Rischia di vincere Schmidt.

"Il Pd mi diceva che aiutavo la destra anche quando ho fatto cadere Giuseppe Conte. Loro si erano innamorati dei Cinque Stelle e noi abbiamo portato Draghi. Trovo imbarazzante la strategia di chi aggredisce me e Saccardi evocando il rischio del fascismo. Ma parlate dell’aeroporto e delle multe, parlate delle occupazioni abusive e dei cantieri e del sudicio, se siete capaci. Comunque se proprio vogliono parlare di voto utile dico che se un elettore di sinistra vuole davvero evitare il rischio Schmidt al primo turno deve votare Saccardi, non Funaro".

Prego?

"Al primo turno, l’8 e 9 giugno, non si elegge il sindaco: quello arriverà al ballottaggio, due settimane dopo. Al primo turno si elegge il consiglio comunale. E si decide chi va al ballottaggio: la Funaro è già sicura di andarci. La partita per il secondo posto è tra Eike e Stefania. Se un elettore Pd vuole evitare il rischio destra a Firenze, deve votare Saccardi al primo turno. Ormai lo dicono anche i sassi: dei tre candidati principali la Saccardi è la più capace. Mandiamo Stefania al ballottaggio, poi si vedrà al secondo turno. Chi vuol bene al partito vota Sara, chi vuol bene a Firenze vota Stefania".

L’assessora Monni ha fatto un post: sostiene che la sua è una politica fallica, solo una prova di forza…

"Non so cosa sia il potere fallico di cui si occupa l’assessore Monni. Conosco invece le sue prove di forza: l’ultima lei e Fossi l’hanno fatta a Campi Bisenzio e il Pd ha perso. Suggerisco prudenza, a tutti".

Giani invece auspica un accordo e si candida come pontiere. Vi siete sentiti?

"Eugenio sa che senza Italia Viva il Pd rischia e dunque lavora seguendo il buon senso. Ma personalmente non lo sento da molte settimane. Molti di quelli che oggi ci attaccano hanno fatto carriera grazie al mio Pd. Oggi come Maramaldo ci aggrediscono perché ci credono deboli. Ma non è così e tra quindici giorni se ne accorgeranno. Eugenio invece ha una storia che viene da lontano. E forse per questo capisce che gli attacchi a me non sono utili al Pd".

Con Schmidt al 33/34 %, voi in doppia cifra e Del Re stimata alta - stando ai sondaggi - è possibile un patto anti sistema?

"Lasciate stare i sondaggi. Non c’è nessun patto anti sistema. Si vota il primo cittadino: scegliamo il migliore. Per me la migliore è Stefania".

È per questo che stasera riunisce i suoi sostenitori nella Sala Rossa del Palazzo dei Congressi?

"No. Avevamo organizzato questa serata per raccontare perché voglio andare in Europa. Qui rischia di scoppiare la terza guerra mondiale e gli Stati Uniti d’Europa sono l’unico modo per bloccare questa folle escalation: con la politica, con la difesa comune, con la diplomazia. E per questo mi candido per andare in Europa e restarci, non per fare come gli altri che si candidano per finta. Gli attacchi del Pd mi costringeranno a rispondere. Ma lo faremo come sempre con spirito costruttivo, vedrete".