Leopolda, vince il pubblico. I voti a tutti i protagonisti

Renzi si merita 8, la location dell’edizione del decennale prende 6,5Bocciato l’arrivo di Lele Mora: «Non è stato invitato da nessuno di noi»

Leopolda 10, tanta la gente arrivata a Firenze

Leopolda 10, tanta la gente arrivata a Firenze

Firenze, 21 ottobre 2019 - La Lepolda numero dieci si è chiusa con la nascita del nuovo partito di Matteo Renzi Italia Viva, si tirano le somme. Location 6.5 La Leopolda è quella di sempre. Un format ormai rodato come quello dell’Isola dei famosi. Alla decima edizione si replica. Apericena del venerdì, palco in stile vintage con arredamento da riciclo virtuoso ai tempi dell’economia circolare. Sulle pareti i pannelli con le frasi inno, che variano, negli anni, al mutare degli umori e degli obiettivi del capo: aforismi pescati tra i più funzionali dopo aver gugolato ‘migliori frasi celebri sul cambiamento’. Capienza ridotta per la mole di iscrizioni: difficile rinunciare a un luogo diventato iconico. Attori protagonisti 6 Maria Elena Boschi all’uscita finale non rinuncia agli stivali. Nonostante le fiammate di caldo, gli stivali sono un must. Meb è stata spogliata del ruolo di fatina della Leopolda. Contingenza ha voluto che fosse lei a cominciare a sparare missili contro il Pd, sulle tasse. Con l’altro petalo del Giglio magico, Francesco Bonifazi, a fare il pompiere. Attori non protagonisti 4 C’è Lele Mora fra gli ospiti d’onore. «Sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute. Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto». Poi in una nota gli organizzatori smentiscono: Lele Mora non è stato invitato. Disguidi. Niente bunga bunga. Sarà per un’altra volta. Pubblico 8 Una marea umana pronta a tutto. A mettersi in coda davanti a un cancello prima dell’alba in cambio di una speranza flebile di abbeverarsi alla fonte Leopolda. Eroici. Hanno un entusiasmo che porta via, nonostante l’età: i più negli anta. Millennials e Pischelli in cammino sono più un’ombra che una presenza: pochi. Nuovi arrivati 6 A colpo d’aocchio si nota che il 30% dei partecipanti è la prima volta che bussa a quest’uscio. Effetto della sortita dal Pd. Sfilano in rapida sequenza le borse al braccio delle signore: Chanel, Vuitton, Gucci. Vere, false? C’è anche chi fa il cambio d’abito nel portabagagli: via le ballerine, su i tacchi. Più che tra ex Pd sembra di essere a un’assise socialista, craxiana però. Rampanti, intraprendenti, sempre pronti ai debutti in società. Colonna sonora 6 E’ ufficiale. Matteo Renzi ha una cotta musicale per Tommaso Paradiso. «Quando uno fa una canzone dopo una scissione la fa migliore di quelle prima com’è accaduto a Tommaso Paradiso – lo dita Renzi – E quando uno fa un partito dopo una scissione, gli viene molto meglio di prima». A fine Leopolda la canzone «Non avere paura» del succitato viene sparata a tutta palla. Altri tempi quelli dei Muse e dei Daft Punk. Matteo Renzi 8 Liberale, democratico, riformista: tre parole per un partito. Arrivo sportivo a bordo di una Mini Cooper con la moglie Agnese. Camicia bianca d’ordinanza, con cravatta blu notte. Nel confessionale della Leopolda ammette cose sospettate ma sin qui taciute. Tipo che aveva già tutto in testa: insomma c’era un disegno preciso per tutto ciò. Cita Aldo Moro, Sandro Pertini, poi avvisa i naviganti che vuol fare con il Pd quello che Macron ha fatto con i socialisti. In buona sostanza: portarsi via i voti. Geniale. #zingarettistaisereno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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