La candidata Pd, Letizia Perini: “Giovani, cultura e associazioni. Così si va avanti”

Verso le elezioni comunali a Firenze

Letizia Perini

Letizia Perini

Firenze, 5 giugno 2024 – Cinque anni in consiglio comunale, esperienza importante. Tre aggettivi per definire la Firenze di oggi.

“Dal 2019 rappresento il Quartiere 3 e tutta la città di Firenze in Consiglio Comunale, cinque anni intensi e importanti, nei quali ho preso dimestichezza con la macchina amministrativa, ho accolto le istanze delle persone e ho cercato di dare rappresentanza politica ai problemi della cittadinanza. Per questo ho scelto lo slogan “essere presente” per la mia campagna elettorale. Ci credo fortemente e penso che l’unico modo possibile di fare politica sia questo, esserci per tutti e metterci la faccia. La Firenze di oggi è passionale, ingegnosa e autentica allo stesso tempo”.

 

Si ricandida puntando l'attenzione su cultura e sport. Quale obiettivi e proposte in questi settori?

“In questi cinque anni, nei quali ho avuto la delega alla Cultura, ho sostenuto piccoli e grandi organizzatori, ben sapendo quanto sia difficile realizzare e predisporre un evento. Puntare su cultura e sport significa garantire la certezza dei contributi e incentivare l’attivismo e la capacità di coinvolgimento delle associazioni locali, che sono il fulcro dei nostri quartieri, possibilmente riducendo i bandi e puntando maggiormente sulla coprogettazione. Penso al centro sportivo del Galluzzo che va tutelato e supportato nelle sue proposte o agli spazi polivalenti di Viale Tanini e dell’Anconella, molto vissuti dalle famiglie e punti di riferimento estivi. La mia idea è quella di supportare logisticamente le associazioni nella creazione di eventi e costituire uno specifico sportello del Comune per affiancarle nelle fasi organizzative e burocratiche, grandi o piccoli che siano gli eventi in questione, semplificando la vita a chi ha idee, volontà, dinamismo. Non sono solo promesse elettorali: negli ultimi mesi, per esempio, grazie all’operato dell’associazione “La Scatola”, sostenuta dal Comune di Firenze, abbiamo inaugurato il primo skate park al coperto della città”.

 

Firenze è una città per giovani?

“Dico di sì, Firenze è una città per giovani, ma può esserlo ancora di più, garantendo loro una città che gli permetta di costruire il proprio futuro con opportunità di studio, casa, lavoro e iniziative da intraprendere. Ci credo fermamente, perché vivo giornalmente realtà costituite da giovani e giovanissimi, fondate sul volontariato e sul senso di comunità delle fasce più verdi della popolazione. Tra pochi giorni ad esempio inizia il Fa’ Festa, evento frutto della realtà composta da tantissimi ragazzi in età adolescenziale, con un presidente nato nel 1994. Nell’edizione 2023, sul palco, si esibirono live band emergenti che avevano partecipato e vinto il “Fa Contest”, altra iniziativa rivolta a giovani musicisti. Per il futuro, lavorerò per riportare il Decibel Open Air al Parco delle Cascine, dove si teneva anni fa e cornice ideale, festival di riferimento per il movimento elettronico mondiale, capace di portare a Firenze migliaia di persone da tutta Europa. Lavorerò, infine, per dar seguito ad una delibera di giunta già approvata ovvero la presenza dei chioschi non solo nei mesi estivi. Promuovere eventi e preservare luoghi di riferimento sociale nel corso dell’intero anno, oltre a generare indotto, ha l’effetto di creare presidi di legalità e rendere Firenze più vissuta quindi sicura”.

 

Pericolo astensionismo. Come coinvolgere le giovani generazioni?

“Dando loro responsabilità, ascolto, modo di contribuire attivamente e parlando di temi che li riguardano come eventi, sport, spazi pensati e costruiti anche per loro, da vivere soprattutto consapevolmente. Una società che ascolta i bisogni delle nuove generazioni può intercettare meglio i loro interessi, generando partecipazione anche sociale e politica. Se mi guardo attorno, nella squadra che mi sta affiancando in questo percorso elettorale, vedo tantissimi giovani, alcuni già candidati consiglieri di quartieri, altri semplicemente volenterosi di esserci e dare una mano per il bene comune”.

 

Lei e la candidata sindaco Funaro. Il Pd guarda alle donne davvero.

“Anzitutto Sara Funaro è un’amica e una persona vera, la giusta guida per la Firenze del presente e del futuro. Il PD guarda alle donne? La competenza non è una questione di genere, e Sara ha dimostrato, con il suo operato in giunta comunale, di poter ricoprire il ruolo di Sindaco, tingendo con la sua unica sensibilità la sua visione della Firenze del futuro”.