Fiorenza: "Priorità alle infrastrutture, Toscana locomitiva d’Italia"

"Ho detto sì a Pontedera. Poche ore prima avevo ricevuto la telefonata di Salvini e Ceccardi"

Giorgio Fiorenza

Giorgio Fiorenza

Firenze, 9 agosto 2020 - Giorgio Fiorenza, classe 1957. Ama Firenze ed è innamorato della Toscana. Tanti incarichi, molti istituzionali. Giudice tributario, presidente del cda dell’Educandato della Santissima Annunziata. Personaggio molto conosciuto in città, sarà il capolista di ’Toscana civica’, lista che insieme a Lega, a Forza Italia e a Fratelli d’Italia sostiene la candidatura a presidente della Regione di Susanna Ceccardi. Fiorenza è contento? "Entusiasta direi. Ho detto sì ieri a Pontedera dove sono stato convocato in fretta e furia. Poche ore prima avevo ricevuto la telefonata di Matteo Salvini e Susanna Ceccardi". Un riconoscimento almeno da una parte di quello che ha fatto in questi anni? "Mi ha fatto molto piacere che abbiano pensato a me, sono soddisfatto davvero". La Toscana del 2020, che ne pensa? "Mi piace lavorare per la Toscana. Deve tornare ad essere la locomotiva d’Italia. A partire dalle infrastrutture". Il progetto nel cassetto? "La rivoluzione urbanistica nella zona stadio. Tra pochi giorni tirerò fuori un piano praticabile per realizzare la cittadella olimpica che coinvolge anche la ristrutturazione del ’Franchi’". Come si definisce? "L’uomo del fare. Io cerco sempre di parlare con tono pacato, lascio parlare il mio interlocutore senza interromperlo e poi ribatto sempre con argomentazioni concrete". I suoi avversari? "Non parlo mai male dei miei competitor, una inutile perdita di tempo". La sua strategia? "Applico sempre la stessa: studio la questione, progetto, condivido, realizzo".

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