Ceccarelli (Pd): “La destra negli ospedali solo per campagna elettorale. Serve più garbo istituzionale”

Il capogruppo Pd in Consiglio regionale: “Sarebbe educazione e corretta prassi istituzionale preavvisare l’assessore o il presidente, per poi cercare di far fruttare queste visite per contribuire alla soluzione dei problemi”

Vincenzo Ceccarelli

Vincenzo Ceccarelli

Firenze, 29 maggio 2024 – “In questi giorni stiamo assistendo a un fiorire quantomeno sospetto di visite agli ospedali toscani di vari esponenti ministeriali e parlamentari del centro-destra, accompagnati dagli esponenti territoriali e dai candidati alle elezioni comunali. Potrebbe essere che sia un modo per scusarsi dei tagli e delle scelte punitive per chi come la Toscana scommette forte sulla sanità pubblica, ma più probabilmente si tratta di pura campagna elettorale”. A parlare è il capogruppo Pd in Consiglio regionale e membro della commissione sanità, Vincenzo Ceccarelli.

“Io credo che negli ospedali della Toscana, non potranno altro che trovare la conferma di quello che il loro stesso Ministero definisce uno dei migliori e più efficienti sistemi sanitari in Italia. Quello che si nota – prosegue Ceccarelli – è come sia mutato l’atteggiamento degli esponenti della destra toscana, che nelle precedenti campagne elettorali si scandalizzavano quando i rappresentanti delle istituzioni regionali andavano negli ospedali, in periodo elettorale, mentre ora si sentono liberi di violare ogni norma di buon comportamento istituzionale, anziché prodigarsi, come dovrebbero e potrebbero, affinché il Governo nazionale muti atteggiamento e, anziché creare ostacoli di ogni genere, finanzi e sostenga in modo adeguato la sanità pubblica. Un atteggiamento quasi “padronale” con cui i candidati alle elezioni o chi li sostiene nella campagna, pur rivestendo ruoli istituzionali, si approcciano a quelli che sono luoghi di sofferenza. Il tutto – conclude Ceccarelli - senza avere il garbo istituzionale di annunciare le visite alle istituzioni che sono preposte alla gestione della sanità in questa regione. Se, infatti, la presenza dei tecnici del ministero può semplicemente essere preannunciata alle aziende sanitarie, laddove siano i ministri, i sottosegretari o i candidati alle elezioni comunali a decidere di entrare negli ospedali senza aver nessuna necessità di cura, sarebbe buona educazione e corretta prassi istituzionale preavvisare l’assessore regionale o il Presidente, per poi cercare di far fruttare queste visite, al fine di contribuire alla soluzione dei problemi, laddove si ravvisino, anziché dedicarsi a pure sceneggiate, funzionali alla sola campagna elettorale”.