Mediterraneo, il mare dell'integrazione e delle visioni comuni

Firenze si mette nel solco di una consolidata priorità della politica estera italiana, quella delle relazioni con i Paesi del Mediterraneo

Bandiera europea a una manifestazione

Bandiera europea a una manifestazione

Firenze, 26 febbraio 2022 - E' in corso la Conferenza internazionale dei sindaci del Mediterraneo, un’iniziativa del sindaco Nardella presa nel solco dei Colloqui mediterranei di La Pira. L’evento può essere valutato da vari punti di vista. Immagino che ai più venga in mente il passato di Firenze e le sue relazioni storiche con varie città del Mediterraneo.

Io proporrei di guardare avanti: con questo evento Firenze si mette nel solco di una consolidata priorità della politica estera italiana, quella delle relazioni con i Paesi del Mediterraneo. L’altra priorità, che consiste nella convinta partecipazione al processo di integrazione europea, trova pure a Firenze una sponda e un sostanziale contributo, come illustrerò poco oltre.

Napoleone diceva che "ogni Stato fa la politica della sua geografia" e non deve quindi stupire che queste direttrici siano le priorità della politica estera del Paese. Quale contributo può dare una città come la nostra? Assai rilevate, verrebbe da rispondere, alla luce dell’agenda dei prossimi mesi.

Dal 24 al 27 febbraio si incontreranno a Palazzo Vecchio sindaci della sponda nord e sud del Mediterraneo, rappresentanti di comunità diverse per lingua, religione e sistema politico, ma unite da un mare comune e, soprattutto, da un comune humus culturale. All’inaugurazione sono stati invitati il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio italiani, a testimonianza della rilevanza dell’evento per la nostra politica estera. Parallelamente si svolgerà il Convegno Mediterraneo frontiera di Pace organizzato dalla Cei con i vescovi delle Chiese del Mediterraneo alla presenza del Papa.

Ma non finisce qui. Firenze contribuirà, come ogni anno, anche all’altra direttrice della politica estera italiana, quella europea. Dal 5 al 7 maggio si terrà sempre a Palazzo Vecchio la Conferenza the State of the Union, che, come ogni anno dal 2011, porterà a Firenze la dirigenza politica dell’UE e dei suoi stati membri, con accademici, giornalisti e rappresentanti della società civile, per discutere del futuro dell’Unione e portare le istituzioni di Bruxelles vicino al grande pubblico. Tutti conoscono Firenze per il suo passato, ma c’è un’altra dimensione poco o per niente conosciuta della città: la sua dimensione europea.

Quanti sanno che a Firenze opera l’unica vera istituzione universitaria europea, l’Istituto universitario europeo (Iue), che fra l’altro organizza the State of the Union? Quanti sanno che per studiare i documenti originali del processo di integrazione europea non bisogna andare a Bruxelles o Lussemburgo, ma a Firenze, sede degli Archivi storici dell’Unione Europea? Per non parlare delle tante istituzioni culturali e accademiche europee e internazionali presenti in città, nonché del rilevante contributo dato a questa dimensione europea dall’Università di Firenze.

Mediterraneo e Europa. Due realtà, due regioni che si intersecano e parzialmente si sovrappongono, come simbolicamente rappresentato anche dalla partecipazione alla Conferenza dei sindaci del Mediterraneo della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Due macro-aree che in passato si sono fronteggiate e combattute e che sempre più stanno sviluppando la consapevolezza delle opportunità che derivano da una rinnovata cooperazione e dal dialogo. Firenze è in prima linea a questo fine.

Marco Del Panta - Segretario Generale European University Institute