
Top Gun Maverick, una scena del film (foto Ansa)
Firenze, 7 giugno 2023 - Milioni di spettatori in tutto il mondo, guardando al cinema o sulle piattaforme ‘Top Gun: Maverick’, sono stati trasportati in una coraggiosa missione area. Nel film, il pilota Pete Maverick interpretato da Tom Cruise viene chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell'accademia Top Gun per una missione segreta. L’operazione che è toccata a questa ristretta pattuglia di eroi è davvero difficile: si tratta di colpire un deposito di uranio arricchito che è stato posto in una gola circondata da altissime montagne ricche di sistemi antiaerei. La missione, tra mille peripezie, viene portata termine nonostante i tanti pericoli. Ma, al di là della trama, la domanda che più di qualche spettatore si è fatto al termine della proiezione è stata: una missione del genere è mai avvenuta realmente nei cieli? La risposta è sì. Qualcosa di molto simile è accaduto il 7 giugno del 1981 con la missione denominata ‘Operazione Babilonia’, detta anche Opera, il cui obiettivo assegnato ai piloti era quello di distruggere il reattore Osirak, con un attacco a sorpresa proprio come nel film di Tom Cruise. I jet israeliani dovevano distruggere il reattore atomico di Saddam Hussein: non si poteva sbagliare, perché secondo l'intelligence israeliana, era l’ultima occasione prima che venisse caricato con combustibile nucleare. La squadra di bombardieri israeliani si alzò in volo, sorvolò la Giordania e l’Arabia Saudita e, come da programma, riuscì ad entrare in Iraq. L’operazione era stata studiata nei minimi dettagli, perché i pericoli erano tanti, e proprio come nel film, anche i piloti di questa operazione avevano messo in conto di poter essere attaccati e abbattuti, dai caccia che difendevano il reattore e l’intera area. In quella che è passata alla storia come una delle missioni militari più audaci della storia, non mancarono gli intoppi: gli aerei, che non potevano rifornirsi di carburante, erano stati pesantemente caricati con serbatoi esterni, ma una volta esauriti, vennero sganciati nel deserto saudita. Una volta raggiunto lo spazio aereo iracheno, le squadre di velivoli si divise, e mentre quattro F-15 facevano ‘da scorta’, due seguirono lo squadrone di F-16 che, per eludere il radar delle difese irachene, scesero a ben a 30 metri sopra il deserto. A 20 chilometri dal reattore, gli F-16 virarono di 35 gradi a 1.100 chilometri orari, e una volta saliti e raggiunta quota 1.100 metri, sganciarono le bombe che colpirono la struttura, nonostante due non esplosero. Quando i caccia di difesa antiaerea irachena presero quota aprendo il fuoco, gli altri velivoli erano già saliti a 12.200 metri. Fortunatamente gli aerei riuscirono a colpire indisturbati il bersaglio, e questo perchè i soldati iracheni furono presi alla sprovvista. Quel che è certo è che il raid, che centrò l’obiettivo a dispetto di ogni pronostico, è passato alla storia come uno dei più temerari mai eseguiti dall’aviazione israeliana. Nasce oggi Paul Gauguin nato il 7 giugno del 1848 a Parigi. Celebre pittore francese, famoso per l’uso sperimentale del colore, è stato tra i maggiori interpreti del post impressionismo. Ha scritto: “Ho chiuso i miei occhi per poter vedere”.