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Olimpiadi di Rio, Campriani è d'oro, Firenze in delirio per il suo campione /VIDEO

Carabina dieci metri: il toscano non sbaglia in finale nella sfida brasiliana

Niccolò Campriani a Rio (Ansa)

Firenze, 8 agosto 2016 - Il fiorentino Niccolò Campriani vince nella carabina dieci metri alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Gioia incredibile per Firenze, che esulta per questo suo figlio, 28 anni, che riesce nell'impresa di andare a medaglia per la seconda Olimpiade consecutiva dopo l'oro e l'argento che erano stati conquistati dall'atleta a Londra 2012.

Ingegnere, fidanzato con un'altra atleta della carabina, Petra Zublasing, Campriani si allena continuamente anche all'estero e non sempre riesce a seguire quello che è un suo grande amore sportivo, la Fiorentina. Proprio dopo aver vinto le medaglie londinesi espresse il desiderio di festeggiare i successi al Franchi prima di una partita della squadra. E toscana è anche la carabina con la quale Campriani spara: progettata e costruita per lui dalla Pardini Armi di Lido di Camaiore.

Cosa che accadde e che sicuramente accadrà anche dopo questa Olimpiade brasiliana. Dopo le Olimpiadi del 2012 ricevette anche le chiavi d'oro della città dall'allora primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi. Un vero talento del tiro a volo Niccolò Campriani, che nel finale se l'è vista contro l'ucraino Kulish. Una finale difficilissima anche perché le nuove regole prevedevano di sparare i colpi in un tempo limite. Ma lui, con eccezionale freddezza, ce l'ha fatta. Senza parole anche Roberto Di Donna, campione olimpico di cui Campriani è l'erede. 

Tra i primi complimenti arrivati a Campriani da Firenze c'è quello di Stefania Saccardi, assessore regionale allo sport e alla salute: "E' stato davvero emozionante assistere in diretta al trionfo olimpico di Niccolò - dice Saccardi - Dopo l'emozione di due giorni fa con il livornese Gabriele Detti, che ha portato al medagliere azzurro un bronzo nei 400 stile libero, oggi è il turno di Niccolò. Siamo a due medaglie toscane nei primi 3 giorni, un inizio che fa ben sperare".