SANDRA NISTRI
Firenze

La Nazione, una giornata con i lettori: la tappa di Calenzano / VIDEO

Cosa chiedono il lettori per vivere meglio

I nostri cronisti con alcuni lettori a Calenzano (foto Germogli)

Calenzano (Firenze), 30 aprile 2019 - La perfezione non è di questo mondo, si sa. Qualcosa da migliorare quindi c’è sempre ed è impossibile trovare unanimità di giudizi. L’impressione però, almeno sentendo le persone che ieri mattina sono venute a parlare con i cronisti de La Nazione in piazza Gramsci, è che a Calenzano si viva tutto sommato bene. Un territorio cresciuto notevolmente (per alcuni anche troppo…) negli ultimi anni ma che, nonostante i nuovi insediamenti e alcune criticità, sembra ancora «a misura d’uomo», o quasi: «C’è aria buona, c’è possibilità di camminare in alcuni luoghi sicuri, ci sono servizi – spiega Lea Romeo – io mi sono trasferita a Calenzano da Sesto e devo dire che qui si vive bene. La cosa che manca però sono luoghi di aggregazione per fare ritrovare le persone e dare vitalità al territorio. Ecco su questo si dovrebbe lavorare».

Punto a favore del territorio e della politica calenzanese, per le scelte fatte fino ad oggi, è il fatto che la sosta sul territorio è gratuita: non ci sono parcometri e strisce blu a differenza di quanto accade in Comuni limitrofi come Sesto dove proprio la questione parcheggi è stato al centro di roventi polemiche ultimamente. Il punto dolente che, invece, torna in molti interventi di chi ha fatto tappa alla nostra Smart è la questione della rete commerciale al dettaglio che si sta impoverendo: nell’area attorno al Comune sono tante infatti le serrande dei negozi abbassate e che stonano non poco in quello che dovrebbe essere il salotto buono. Non mancano, in centro ma anche a pochi chilometri di distanza, in auto i supermercati per fare la spesa e i centri commerciali ma quello che si sta impoverendo è il tessuto del negozio di vicinato, quello sotto casa che ha un valore sociale, soprattutto per gli anziani.

Proprio fra i rappresentanti della terza età c’è anche chi a Calenzano lamenta la mancanza di alcuni servizi: «Ci sono anziani come me, che vivono da soli e hanno delle difficoltà, che hanno problemi a spostarsi senza un aiuto per fare degli esami – dice Giovanna Hanaman – qui c’è la Casa della Salute ma ci sono solo ambulatori, per fare una radiografia è necessario andare a Sesto o in un altro comune mentre bisognerebbe poter garantire qui queste prestazioni».

Un territorio vivace e in grande espansione. Il direttore generale del Banco Fiorentino, Davide Menetti, fotografa così la realtà di Calenzano dove la banca, dal novembre 2016, ha la propria direzione generale e gli uffici centrali: "E’ un’area in grande espansione – commenta – perché ha una notevole presenza e varietà di aziende che portano lavoro e ricchezza e, conseguentemente, una ricaduta positiva per la popolazione residente. Per una banca come la nostra qui è possibile diversificare e il frazionamento del rischio è naturale: cosa che è più difficile da attuare in altri territori che, magari, hanno realtà monosettoriali, legate solo a determinate produzioni ed attività. Se molti dei nostri prodotti e servizi vanno in direzione delle aziende abbiamo però anche molti servizi destinati alle famiglie".

Migliorare si può e si deve sempre e questo vale, chiaramente, anche per Calenzano ma – secondo Menetti – il Comune ha saputo sfruttare, negli ultimi anni una serie di occasioni: "I fondi arrivati da Autostrade per le opere complementari legate al progetto della terza corsia autostradale – dice il direttore generale – hanno permesso di realizzare una serie di infrastrutture e miglioramenti alla viabilità che, alla fine, sono andate a beneficio di tutti. Importante è stata poi la realizzazione sul territorio del Design Campus dell’Università di Firenze che ha portato tanti giovani a Calenzano. In quella zona, fra l’altro, sono nati nuovi insediamenti abitativi per nuove famiglie che si sono trasferite qui anche per essere più vicine al posto di lavoro".