Antichi commerci e fatica: i sacchi di juta nella sfilata che evoca Africa e Jamaica

Firenze, Pitti Uomo, ecco Grace Wales Bonner

Firenze, 14 giugno 2022 - Trent’anni, minuta, delicata, madre inglese e padre giamaicano, Grace Wales Bonner in sfilata uomo e donna come ospite speciale di Pitti Uomo 102 rischia davvero di diventare il nuovo astro dello stile. E di unirsi ai tanti stilisti giovani che da Firenze hanno spiccato il volo nel mondo.

Nata a Londra, studi alla Central Saint Martins of Art, nel 2014 fonda il suo brand e lo chiama solo con il cognome, Wales Bonner. Nel 2016 vince il premio LVMH e nel 2019 debutta in sfilata a Londra. Ama l’arte e la musica e qui a Firenze ha portato 36 modelli uomo e donna davvero interessanti per linee, colori, manifattura, taglio.

Una fantasia lineare e moderna, la sua, senza eccessi ma di gran gusto e tutto contemporaneo. Sarà interessante per i buyer internazionali presenti alla fiera fiorentina che oggi in Fortezza ha vissuto il suo primo giorno “di fuoco” per presenze e caldo africano.

E all’Africa Ovest si ispira Grace pensando molto alla Giamaica e ai suoi colori ed usi, ai ricami a perline per gli abiti da sera e alla maglieria di suggestione per lei e per lui. Nel Cortile di Palazzo Medici Riccardi e nel Cortile dei Muli ecco l’installazione di vecchi sacchi di juta usurati e cuciti l’uno con l’altro dall’artista ghanese Ibrahim Mahama, scelto da Grace per il valore ideale della sua arte che parla di antichi commerci e di fatica: sui sacchi camminano i modelli con lentezza.

“Volevo raccontare la mia storia, la mia inclusione per l’origine giamaicana, il mio mondo con questa collezione per l’estate 2023 _ racconta Grace Wales Bonner _ e qui a Firenze voglio capire qualcosa di più delle comunità africane che vivono in città. Con i sacchi usurati di Mahama ho voluto interagire col palazzo mediceo, in fondo anche i Medici commerciavano...Realizzo i miei capi sartoriali in Italia e poi uso anche artigiani africani, mi piacerebbe portare le mie ispirazioni afro dentro l’italian luxury”.

Progetti ambiziosi e cosmopoliti, frutto della giovane età della stilista che qui a Pitti Uomo ha ricevuto molto apprezzamento. “Amo tornare indietro nel tempo per andare avanti nel futuro”, dice Grace che ha anche realizzato stampe per t-shirt ispirate al lavoro dell’artista anche lei africana Kerry James Marchall.

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