Pitti, parola d’ordine: entusiasmo. "I migliori sono arrivati tutti qui"

Il direttore generale Poletto fa un primo bilancio dell’edizione 102 della kermesse della moda. "Le imprese stanno investendo sulla fiera fiorentina e in questo momento non è né facile né banale"

Firenze, 16 giugno 2022 - "Dopo due giorni di fiera devo dire che ho trovato dappertutto grande entusiasmo. E’ vero non ci sono russi e asiatici negli stand di Pitti Uomo 102 ma i migliori compratori del mondo sono a Firenze alla nostra fiera", racconta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine e infaticabile motore del salone dal punto di vista organizzativo e soprattutto dei contatti con gli espositori e i buyer.

Dottor Poletto, questo che lei dice significa che da più parti si è tornati ad aver fiducia nel salone Pitti Uomo?

"Certo, è cosi. Abbiamo attraversato un periodo buio e difficile, non abbiamo potuto fare le fiere per la pandemia per alcune edizioni anche se con Pitti Connect siamo sempre stati vicini con la piattaforma on line agli espositori. Poi col Pitti Uomo di gennaio scorso siamo tornati alla manifestazione dal vivo, ora a questa edizione per le collezioni estive abbiamo raggiunto oltre 680 brand in Fortezza. E ci sono già molti contatti per il prossimo appuntamento di gennaio 2023".

Cosa dimostra quest’energia?

"Racconta che questa ripresa e questa sfida che stiamo cominciando a riconquistare ci sono veramente e Pitti Immagine con tutta la sua squadra se lo merita. Il sistema ha funzionato, noi di Pitti organizziamo con attenzione e passione ma sono gli espositori che portando a Firenze progetti nuovi, come ha fatto per esempio Incotex con la linea denim, a fare della città la capitale internazionale della moda. Le imprese investono sulla fiera fiorentina e in questo momento tutto questo non è né facile né banale. Comunque compratori internazionali e italiani in giro per gli stand ce ne sono e questo è quello che importa".

Anche la città sembra reagire bene a questa riscossa dello stile?

"Vero anche questo. La bellissima clientela internazionale che si vede in giro fa ben sperare nella ripresa vera. La moda catalizza, da sempre. Ci sono stati tanti eventi importanti, come la cena del Centro di Firenze per la Moda Italiana a Palazzo Strozzi con la scelta di riempire di verde via Tornabuoni e piazza Strozzi come se fossero un giardino rinascimentale moderno, come la festa per i 70 anni di Roy Roger’s a Palazzo Vecchio e l’installazione di Ann Demeulemeester o la sfilata gender fluid di Soulland. E poi le tante presentazioni di nuove collezioni sparse per la città".

La soddisfazione più grande è quella di ritrovarsi insieme di nuovo, di scambiarsi dal vivo opinioni e idee?

"Lavorare di nuovo tutti insieme, fino a pochi mesi fa sembrava ancora un sogno. Ora siamo ripartiti con entusiasmo ed energia da vendere. Inoltre per l’edizione di Pitti Uomo 103 di gennaio 2023 vorremmo riprendere la nostra sezione espositiva I go out (che era nella Sala della Ronda) e svilupparla in uno spazio outdoor à la Pitti. Naturalmente sempre all’interno di Pitti Uomo e in risposta a una richiesta forte che viene dal mercato".

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